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Weekly Bits: Go beyond 140 characters
Il web cresce ogni giorno di più, e se per qualcuno si tratta di un luogo dove vedere senza sosta meme, citazioni sbagliate e video di gattini, per qualcun altro si tratta di un luogo dove discutere, mettersi in relazione con gli altri, imparare – ma vanno bene tutt’e due le cose, non sono qui per giudicare. Questo secondo aspetto del World Wide Web si sta evolvendo, e alcuni nuovo servizi stanno spingendo proprio in questa direzione. Ecco quindi che nascono cose come la piattaforma Medium, App.net – ovvero il clone di Twitter che vuole essere meglio di Twitter – il protocollo open Tent.io, il network Svbtle (mi piacerebbe vederne un equivalente italiano) e infine Branch… Continua la lettura.
Weekly Bits: Sono tornato!
Sono (quasi) tornato operativo; qui sotto trovate due parole sulla situazione dei client di terze parti di Twitter che continua a peggiorare, e quindi i consueti link settimanali. In questi giorni ricomincerò a scrivere post e presto ci saranno anche novità più consistenti.
Anche se alcuni developer rassicurano gli utenti, sappiamo bene che nel futuro c’è posto per un solo client di Twitter: quello ufficiale. Mi è tornata in mente una frase – pronunciata in riferimento al primo Macintosh – che sembra descrivere esattamente quello che non sta succedendo a Twitter:
I think what we’re going to see is that the balance of power is going to shift.
Weekly Bits: Semplificare i mezzi ed elevare i fini
Shawn Blanc scrive «Software’s natural vector is towards complexity.» Io scrivo «Life’s natural vector is towards complexity.» E infatti non è male porsi come obiettivo quello di «semplificare i mezzi ed elevare i fini» (Thoreau). E se per elevare i fini dovremmo provare a trovare un principio guida, come suggerisce Bret Victor, per semplificare i mezzi possiamo sforzarci di avere un rapporto più sano con la tecnologia. Questo potrebbe essere l’ultimo Weekly Bits dell’estate, ma continuerò sicuramente ad accumulare link che finiranno in una edizione speciale di fine agosto o inizio settembre. Stay tuned... Continua la lettura.
Weekly Bits: Cosa ne sarà di Twitter?
Cos’è per me Twitter? Una piattaforma conversazionale, non priva di difetti, uno stagno in cui posso lanciare un sassolino a provocare un’onda anomala. Un post che ho scritto il 7 luglio ha generato conversazioni e prodotto reazioni su/tramite Twitter mentre, su Facebook, si è giusto guadagnato qualche like. Diciamo che, a parità di audience, mi sembra che là dove si cinguetta i cervelli si accendano di più. E finisce che ogni giorno si stringono nuovi legami. Tra persone, tra idee.
Cosa ne sarà di Twitter? Non ci è dato saperlo, ma è sotto gli occhi di tutti il fatto che si stia trasformando (snaturando) profondamente… Continua la lettura.
Weekly Bits: The Art of Logo Design
Siamo circondati da loghi di tutti i tipi, e ci divertiamo anche molto a riconoscerli – pensate a quei quiz, per iPhone e altre piattaforme, in cui dal logo bisogna risalire al brand; ho visto gente passarci le ore. Io stesso ho un debole per questi segni, e ho perso molto tempo a elaborare il mio. Ma come nascono i loghi? Come sono fatti? Che caratteristiche devono avere? Chi li crea, cosa fa esattamente?
Logo designers have to have a sense of what the company wants its personality to be, and then they manufacture this mask. And the logo is essentially a mask.
Weekly Bits: God Bless America
Alcuni giorni fa ho visto il provocatorio e violento Good Bless America di Bobcat Goldthwait, con l’ottimo Joel Murray che ho avuto modo apprezzare per il suo talento in Mad Men (riesce a dare umanità e credibilità ai suoi personaggi in modo superbo). Il film è in sostanza una black comedy decisamente thought-provoking, che da voce alla rabbia che si prova nel vivere in una società in cui «no one has any shame anymore, and we are supposed to celebrate it.» Cito alcune efficaci parole del protagonista:
Who I am? My name is Frank. But that’s not important.
Weekly Bits: ‘Language may affect how we see the world’
Il linguaggio è potente. La realtà e le parole che la descrivono sono più vicine di quanto immaginiamo. The crayola-fication of the world (soprattutto nella seconda parte) fa riflettere proprio su questo:
Having a word for blue seems to make the color ‘pop’ a little more in our minds. […] The implication is that language may affect how we see the world. Somehow, the linguistic distinction between blue and green may heighten the perceived difference between them.
Viene anche fuori che «it’s easier to tell apart colors with different names, but only if they are to your right» e soprattutto «the conclusion is that language is somehow enhancing your left brain’s ability to discern different colors with different names.» Amazing… Continua la lettura.
Weekly Bits: It’s a thing of true beauty
Le ultime due settimane sono state impegnative, e infatti venerdì scorso non sono riuscito a pubblicare l’indispensabile rubrica Weekly Bits. Ero preso dagli esami e dal lavoro e sono stato invitato al podcast Brevi Accenni da Diego Petrucci e Filippo Corti perché pago loro da mangiare. Abbiamo detto alcune cose interessanti a proposito del WWDC, ma essendo stata la mia prima partecipazione a un podcast il risultato è che: non mi sono presentato bene, a volte parlavo velocemente mangiandomi le parole e infine volevo dire altre cose interessanti ma me le sono scordate nel momento in cui abbiamo cominciato a registrare… Continua la lettura.
Il mio nuovo (nuovo) sito personale
Il mio nuovo sito è finalmente online. L’ho già annunciato su Facebook e Twitter quindi probabilmente vi siete già stancati di sentirmelo dire. Anche grazie al feedback di alcuni beta tester, sono riuscito a realizzare un sito responsivo da zero. Anzi, è in effetti la prima volta che realizzo un sito web partendo da una pagina bianca e scrivendo il codice HTML e CSS in completa autonomia. Per la costruzione di questo stesso blog sono partito da un template.
Nella realizzazione del nuovo sito personale è soprattutto sul CSS che mi sono concentrato, facendo ampio uso di effetti come ombre e transizioni… Continua la lettura.
Weekly Bits: serie tv e videogiochi, come la narrazione sta cambiando
Tim Small si chiede quale sia il futuro della narrativa di massa. Ad alcuni dei suoi dubbi si sovrappongono i miei, ma sono certo che a giocare un ruolo chiave nelle nuove forme ibride di narrazione sarà l’intelligenza artificiale, di cui nel suddetto post si parla, forse, troppo poco (ovvero per niente). Bisogna dire in ogni caso che i videogiochi presentati pochi giorni fa all’E3 ci fanno ben sperare (questo mi ha lasciato abbastanza a bocca aperta). A proposito di E3, come non essere d’accordo con Joshua Topolsky quando dice «it does kind of depress me to realize that in all this time, the only thing we can think to put in the hands of game characters is a gun... Continua la lettura.
Weekly Bits: Readlists, Linus Torvalds e il suo MacBook Air, Google Chrome, Facebook Camera
Dato che questa rubrica stava diventando una specie di Reading List, ho cominciato a scrivere noiose introduzioni come questa. A proposito, quelli di Readability hanno creato Readlists, ma qualcuno è perplesso. In effetti sembra che il web stia diventando veicolo di una pratica quantomeno discutibile, ovvero quella per cui i testi vengono frammentati, demoliti, riformattati selvaggiamente. La polemica in verità scaturisce dal fatto che questi servizi allontanano i visitatori dai siti dei creatori di contenuti (e potremmo dire dai creatori stessi). Forse però stanno suonando troppi campanelli d’allarme, visto che si tratta comunque di servizi che mettono al centro i contenuti, e stimolano in qualche modo le persone a leggere (e vedere) le cose dall’inizio alla fine – un vero e proprio atto rivoluzionario… Continua la lettura.
Weekly Bits: Revolution, CS6, Aaron Sorkin + Steve Jobs, John Gruber, Gmail, Limbo
Questa settimana inizio con un vero off-topic rispetto a ciò di cui generalmente tratto in questo blog (ma un vero on-topic non c’è, quindi…). Un sms pesa all’incirca 140 byte giusto? Prendiamo una conveniente offerta della Wind, Noi Wind Messaggi: si tratta di 1000 sms verso tutti i tuoi amici a 1€ a settimana. Wow, che offerta! Bene. 1000 sms da 140 byte fanno 137 KB. Questo significa che un megabyte di traffico SMS (un solo, misero, megabyte) ci costa circa 7,50 €. Vedere un film in streaming con questa stessa conveniente tariffa ci costerebbe più di 5000 €… Continua la lettura.
Weekly Bits: podcast che durano troppo, Final Cut, Twitter, YouTube e l’antialiasing
Questa settimana è stata lanciata la nuova – bellissima – versione di Instacast, il modo migliore per sentire e vedere i podcast. Io ne seguo pochi: ho scritto in questo post perché e ho creato un mockup per illustrare una possibile soluzione. Il post ha poi avuto un seguito interessante: ecco tutta la storia. Ma cos’altro ha catturato la mia attenzione negli ultimi giorni?
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BuyDifferent ha presentato il primo videocorso su Final Cut Pro X di Gian Guido Zurli. Fino al 15 maggio il prezzo è scontato al 50%.
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Una bella notizia: Facebook ha acquisito una startup italiana.
Weekly Bits: Chronicle, The Avengers, Ripple Training, Instagram e Samsung
Alla fine ho visto sia Chronicle che The Avengers. Sono gli opposti, ma mi sono piaciuti entrambi. A proposito di Chronicle, dopo averlo visto leggete cosa ne pensa Federico Bernocchi (non sono completamente d’accordo ma merita una lettura). Andiamo avanti.
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Why asking people what they like is sometimes a bad? Un talk di Malcolm Gladwell che fa riflettere. Parecchio. [segnalato su Twitter da Diego Petrucci]
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L’ultimo video di ThePianoGuys è alquanto spettacolare.
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È uscito il primo plugin per Final Cut Pro X di Ripple Training. Non male, anche se il prezzo è un po’ alto (49$).
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Ai Mac user consiglio di provare il player Movist al posto di VLC, che ad ogni aggiornamento sembra diventare più lento e inaffidabile.
Weekly Bits: iPad, Adobe Premiere, DropBox e 600D
Qualche appunto preso questa settimana.
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Red Giant ha presentato al NAB una nuova app per iPad per mostrare il proprio portfolio. Aharon Rabinowitz dice «Seriously, if you have ever tried to present your work on an iPad, you will wonder how you ever lived without Magic Bullet Arsenal.»
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Dopo aver letto che ne pensa Philip Bloom, mi è venuta voglia di provare Adobe Premiere Pro CS 6.
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«There are now more Final Cut Pro X installs than Final Cut Pro 7 installs.» Alcune interessanti statistiche su Final Cut Pro X riportate da Philip Hodgetts.
Weekly Bits: DaVinci, web series, Readability, Twitter, Nike+
Causa esami universitari, questa settimana non ho potuto mettere insieme un gran numero di link. Comunque ci sono diverse cose molto interessanti, spero vi piacciano. Ora vado a configurare Magic Lantern e il Technicolor CineStyle sulla mia nuova 600D, buona lettura!
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Interfaccia completamente ridisegnata per DaVinci Resolve. Un altro motivo per provarlo, anche perché ormai è a tutti gli effetti un’applicazione gratuita (almeno per il 90% degli utenti).
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Questo è un lavoro molto divertente, che farei molto volentieri.
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Guardate l’episodio pilota della webserie d’animaizone “The Gardenia Palace”, autoprodotto da ShortCut Studio, una società di Firenze che si occupa di animazione 3D.
» Aggiornamento di Motion disponibile nel Mac App Store ∞
Nessuna novità, ma è interessante il “miglioramento del tempo di caricamento dei progetti”. Ecco il changelog:
- Miglioramento del tempo di caricamento dei progetti
- Miglioramento delle prestazioni dell’editing di testo in Canvas
- Risoluzione di problemi con Fill Opaque abilitato in immagini convertite in Drop Zones
- Risoluzione di un problema di stabilità che poteva verificarsi durante l’eliminazione di tutti i caratteri con lo strumento Transform Glyph
- Correzione della visualizzazione della proporzione dell’aspetto in clip anamorfici
» Una bestia da 2.5K a poco più di duemila euro ∞
Grant pitched the $2,995 camera to users on three principles to get a filmic look.
- High Dynamic Range – The camera is capable of 13 stops.
- Large Sensor – The camera features a 2.5K sensor and EF mount for all your expensive L glass
- Colour Correction – Each camera comes complete with a full version of DaVinci Resolve and UltraScope.
Tanti sconti in occasione del NAB
In occasione del NAB, il più importante evento mondiale dedicato al broadcasting (con più novantamila professionisti dell’industria dei media e dell’intrattenimento da oltre 150 nazioni), quest’anno ricco di novità di cui spero di parlare a breve, diverse aziende stanno offrendo sconti davvero allettanti.
Il primo che segnalo è relativo a tutti i prodotti di Color Grading Central:
I am running a 30% OFF special on ALL MY PRODUCTS
for NAB week! Use coupon code: “nab2012“
NoiseIndustries sconta del 20% tutti i prodotti di FxFactory, tra cui l’ottimo Moods e SplitScreen X (fino al 22 aprile):
Whether or not you can join us in Las Vegas for NAB 2012, we want to give you one more reason to enjoy our products.
» Final Cut Pro X sempre più “pro”: ecco le novità in arrivo ∞
Larry Jordan incontra Apple:
Then, Apple shared their plans for Final Cut Pro X features coming later this year (2012). Apple began providing “advanced looks” as part of the roll-out to the launch of FCP X and wanted to continue letting us know what’s coming. (I think this is a great idea, because it helps us plan.)
Here are the bullet points (none of this was demoed):
- Multichannel Audio Editing Tools
- Dual Viewers
- MXF Plug-in Support
- RED camera support
Audio mixing in FCP X is still weak. I’m looking forward to seeing what the new tools provide.
Aspetto con ansia il doppio viewer, uno solo mi sta un po’ stretto. Non sarebbe male se si potesse mostrare la posizione della playhead su uno, e dello skimmer sull’altro.
It was an interesting meeting. Apple clearly wants it known that FCP X should be considered a professional application, that development is on-going, and that they are listening to comments from users.