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Weekly Bits: Piattaforme di blogging
L’argomento blogging non passa mai di moda, e sono sempre contento quando persone che ritengo molto valide fanno ‘il grande passo’ e cominciano a pubblicare i loro pensieri (come Ilaria e Jacopo). Poco tempo fa ho scoperto una nuova piattaforma: Anchor. Si tratta di un content management system molto minimale realizzato da idiot circa un anno fa. Non l’ho ancora provato ma lo farò presto, potrebbe essere ottimo per cominciare. Il consiglio è sempre quello installare la piattaforma manualmente e non usare quelle già pronte per l’uso. Questa è la pagina di presentazione del progetto su Dribble, mentre questo è il breve post di presentazione… Continua la lettura.
Weekly Bits: Drafts non è poi così inutile
Ieri ho scoperto un nuovo, pratico, modo per inserire da iOS i link nel documento Weekly Bits.md che ho su DropBox, dal quale estraggo l’html che dà vita al post che state vedendo.1 Grazie all’ultimo aggiornamento dell’ottima app Draft (che fino a ieri reputavo piuttosto inutile) adesso mi basta aprire l’app, digitare il testo e premere sull’azione “Weekly Bits” che ho creato. Creare un’azione del genere è semplicissimo, la mia ha questo aspetto. È Draft, quindi, ad aggiungere il testo, preceduto dall’accapo e dall’asterisco, in fondo al documento. Sembra una sciocchezza, ma è solo una delle tante possibilità che offre l’app… Continua la lettura.
Weekly Bits: Pochi ma buoni
Lo so, lo so, un tempo c’erano molti più link nei weekly bits, ma sto studiando e facendo tante altre cose. E comunque è meglio avere pochi link ma buoni, no? No? Ok, no. Va bene, eccoli.
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Se non vi va di spendere soldi per Fever, questa può essere un’ottima alternativa.
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È ufficialmente online il nuovo MySpace.
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Anche Branch è ufficialmente alla versione 1.0.
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Il motore di ricerca sociale di Facebook è in arrivo.
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MailChimp (il motore della mia newsletter) ha fatto tanta strada nel 2012.
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Gli Oscar si avvicinano.
Weekly Bits: 2013
Lentamente il blog sta tornando a pieno regime, ma nel frattempo ecco qualche link per l’anno nuovo.
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Nel 2013 volete fare tante belle cose no? Magari quest’app può darvi una mano (a me la sta dando).
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Alcuni sfondi per iPhone.
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Ormai lo sapete già ma c’è YouTube Capture.
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La lista di app da avere sul Mac secondo Filippo Corti. Quella che non conoscevo e che mi è piaciuta di più è Bartender. Già non ne posso fare a meno.
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Un anno di tecnologia in un video.
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PowWow, per utilizzare un’app insieme anche quando ci si trova in posti diversi.
Weekly Bits: Apps, apps, apps
Nelle ultime settimane ci sono stati diversi annunci e lanci interessanti in ambito software. Prima di tutto c’è Twitterrific 5, un client Twitter che per qualche motivo mi piace usare mentre cammino per strada (più di Tweetbot); se l’app vi piace vi consiglio di ascoltare questa puntata di Cmd+Space per scoprire qualcosa di più. Poi c’è MAILBOX, che possiamo solo ammirare in un video, ma che sembra davvero essere un approccio innovativo alla posta elettronica (era ora). Date anche un’occhiata a Cheddar per Mac. Per dovere di cronaca segnalo che è uscita Google Maps per iOS ma non è fluida come speravo (mentre Gmail per iOS viene aggiornata ma continua a non convincermi)… Continua la lettura.
Weekly Bits #31
A parte forse iTunes 11, non c’è niente che valga la pena di articolare in una premessa (più o meno, in realtà oggi sono particolarmente pigro) quindi vi lascio direttamente ai link e a tutto il resto.
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100 film di fantascienza (più o meno) in poco più di 6 minuti.
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Ora ci sono le playlist su TED (collections for curious minds).
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Nonostante diversi problemi e cose che non mi convincono, questo concept di Apple TV è notevole.
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Instacast 3 si avvicina, e vengono fuori nuovi dettagli.
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Da questo pagina potete provare Windows Phone.
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Gli autori di iA Writer, il mio text editor per Mac preferito, hanno scritto una guida all’utilizzo del software.
Weekly Bits 3.0
Pochi giorni fa ho lanciato Feelmaking 3.0 che – a parte qualche piccola critica, per esempio per l’assenza dei commenti – ha ricevuto ottimi riscontri. Le mie grandi soddisfazioni sono due: ormai ho trovato la mia voce (scrivo come parlo) e c’è un bel gruppo di persone che mi segue regolarmente.
I Weekly Bits – ovvero le collezioni settimanali di cose interessanti che trovo in rete – hanno svolto un ruolo fondamentale in questo processo di fidelizzazione e continuerò a pubblicarli regolarmente in futuro; ormai sono parte integrante del blog.
Alle persone che apprezzano questi contenuti e trovano interessanti i miei pensieri, oltre che le mie attività parallele al blog come il podcast, chiedo di valutare la possibilità di supportare tutto questo tramite un piccolissimo pagamento trimestrale… Continua la lettura.
Feelmaking 3.0
C’è ancora qualche blocco di CSS da aggiustare, qualche angolo del layout da smussare e qualche codice php da sfoltire, ma posso scrivere con immensa gioia (e torci collo) che Feelmaking 3.0 è ufficialmente online. Ho deciso di numerare questa versione come la 3.0 contando il vecchio restyling che feci a luglio come una specie di versione 2.0. La 1.0 sembra un ricordo lontano, ma il blog è nato meno di un anno fa.
Qualcuno di voi si sarà accorto che non è più possibile lasciare commenti: prima di tutto erano rari, e poi ormai chi vuole farmi sapere la sua lo fa su Twitter – mentre la pagina Facebook è il solito mortorio… Continua la lettura.
Weekly Bits mini
3,5 pollici? 4 pollici? 7,9 pollici? 10 pollici? Spero proprio che qualche cervellone da qualche parte stia lavorando ad uno schermo la cui grandezza cambia a seconda delle esigenze, perché quella per le dimensioni sta diventando un’ossessione (doppio senso mode: OFF). Scherzi a parte però il nuovo iPad mini è davvero bellissimo. Qui c’è lo spot, insieme a quello del nuovo MacBook Pro Retina da 13”. L’unico problema è che, per dirla con Gruber, «it’s disappointing to go non-retina». Per chi vuole approfondire, merita un ascolto l’ultima puntata del 512 podcast con Stephen Hackett e Shawn Blanc – parlano anche di Iron Man 3 – ma diciamo qualcosa sull’iPad mini anche io e Diego nella prossima puntata di Pausa Caffè… Continua la lettura.
Weekly Bits: Tweetbot
Visto che sono a Torino per la ViewConference, questa settimana non sono riuscito a preparare dei Weekly Bits particolarmente ricchi; stavo quindi per rimandarli alla settimana prossima quando mi è tornata in mente una delle 50 cose che Shawn Blanc ha imparato sul blogging: show up every day (o almeno every week dai). Ecco quindi un’edizione un po’ compressa dei bit settimanali. Meglio di niente, no? E comunque a volte non avevo impegni particolari e c’erano meno link. Vabbé.
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È uscito Tweetbot per Mac «with retina support, sync via iCloud, and multiple column views» (ci sono anche le impostazioni segrete).
Weekly Bits: Si parla e si scrive
Si parla di tecnologia, si scrive di tecnologia. Non ci si stanca mai perché le cose da dire e da scrivere non finiscono mai. Perché io lo faccio l’ho scritto qui e recentemente ho cominciato anche a scrivere in inglese. Alcuni dei miei blogger preferiti scrivono su Read & Trust, ma ho l’impressione che il nuovo progetto di Marco Arment The Magazine farà la differenza. Ho letto un articolo della prima edizione di questa nuova rivista digitale e ne sono rimasto davvero colpito.
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Molti odiano l’icona Edicola su iOS. Ecco un trucchetto per sbarazzarsene. Io trovo che The Magazine di Marco Arment sia un buon motivo per non nasconderla.
Un nuovo inizio
Stamattina, dopo essermi svegliato, mi sono ricordato che è un po’ di tempo che voglio avere un nuovo blog dove scrivere in inglese. Un motivo è che su Twitter ho qualche follower anglofono ma soprattutto è su App.net che si chiacchiera in inglese di default.
Quanto segue è ciò che è successo nella mattinata: l’idea ha cominciato a prendere forma subito dopo colazione, ho scoperto casualmente la fantastica piattaforma Scriptogr.am, ho creato un account e configurato tutto con uno dei temi base, ho scritto il primo post e l’About, ho personalizzato CSS e HTML del tema stravolgendolo (e figuriamoci) e soprattutto l’ho reso responsivo con i media queries, quindi ideale per essere visualizzato da qualunque dispositivo; poi ho creato le icone, inserito i font personalizzati tramite TypeKit (Skolar e Myriad Pro), aggiunto Google Analytics e fatto gli ultimi ritocchi, anche grazie al feedback di Diego e Gianfranco che l’hanno visto in anteprima; infine ho comprato il dominio su GoDaddy e ho impostato i DNS che (miracolo di non so quale dio) hanno cominciato a funzionare dopo pochi minuti… Continua la lettura.
Weekly Bits: Steve Jobs
Sto cominciando a lavorare alla tesi di laurea su Breaking Bad, sto registrando il podcast, sto scrivendo qui sul blog e nel frattempo mi alleno, eppure anche questo venerdì ci sono i Weekly Bits. Prego.
Questa settimana un pensiero lo dedico a Steve Jobs, scomparso un anno fa. Senza di lui, senza ciò che ha creato, questo stesso blog non esisterebbe.
I’m staying hungry, and I’m staying foolish.
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Proprio quando decido finalmente di iscrivermi ad App.net (sono linuz90 anche lì) i ragazzi di Tapbots fanno il client. Li amo profondamente. E comunque la comunità di developer intorno al nuovo social network è già incredibilmente ricca.
Weekly Bits: iPhone 5
Qui c’è una scelta di recensioni del nuovo iPhone, che resiste bene agli urti – davvero molto bene – ed è il primo smartphone ad avere una fotocamera frontale decente, e una posteriore che fa delle foto al buio notevolissime. Insomma, it’s fucking great! Ne hanno parlato Joshua Topolsky da Jimmy Fallon e Jong Gruber insieme a David Pogue da Charlie Rose. Dettaglio importante di cui si parla poco (non se ne parla proprio in effetti) è che il display sembra essere meno riflettente. Pensate che questo cellulare da solo ha effetti sul PIL degli Stati Uniti… Continua la lettura.
Weekly Bits: Get users first, ask business model questions later
Nella prima puntata del nostro podcast nel network EasyPodcast, che ha già ricevuto feedback molto positivi, io Federico e Diego abbiamo parlato di Twitter. L’abbiamo fatto prima che l’app per iPad venisse deturpata e che il supporto a IFTTT venisse tagliato via.
The new Twitter for iPad is a design disaster. It perfectly showcases the wrong way to pursue cross-platform consistency. – Dustin Curtis
Ma direi che avevamo le idee già abbastanza chiare; il problema è sempre lo stesso ed è generale.
What’s happening to twitter right now is the inevitable conclusion of the “get users first, ask business model questions later” approach.
Vi presento EasyPodcast
Dopo alcune decisive settimane in cui ho fatto non poca fatica a conciliare vacanze, studio, fitness e lavoro, eccomi qui che vi scrivo, finalmente, che Easy Podcast è online.
Non voglio rivelarvi troppo in questo post perché preferisco che scopriate tutto da soli e non voglio farvi perdere tempo, ma ci tengo a dire che quello ideato da Federico Travaini e Luca Zorzi è uno dei progetti più ambiziosi di cui io abbia avuto la fortuna di far parte. Questo è il primo network italiano di podcast e farà sicuramente molta strada, anche grazie all’entusiasmo di coloro che già seguivano EasyApple… Continua la lettura.
Weekly Bits: #ep190912
È stata una settimana intensa! #ep190912 si sta avvicinando – state seguendo Easy Podcast VERO? – è stato presentato l’iPhone 5 e ho passato troppo tempo su Twitter. Ma come (quasi) ogni settimana, ecco i link e non solo che ho raccolto e stavate aspettando ansiosamente.
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Articolo molto interessante di Andrea Barbaini sulle app presenti sugli iPhone di un campione di 22 persone (me compreso).
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Se un prodotto Apple non risponde alle tue aspettative, le tue aspettative sono semplicemente sbagliate. – Martino Pietropoli
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iOS has been around for 5 years and apps can be bought in 154 countries. TV has been around for 50 and shows can be bought in 6 countries.
Weekly Bits: Can fans change society?
Fandom is saying that I really like a much more active participation with my culture.
La cultura del fandom, del remix, del mashup, non rappresenta niente di nuovo. Al contrario, è un ritorno alla cultura popolare pre-mass media. I fan si riappropriano dei contenuti mediali, li rielaborano, e producono talvolta del materiale totalmente nuovo. Ultimamente ho linkato diversi video relativi alla serie Breaking Bad: dalle comuni recensioni fino ai remix, mashup e recap di ogni genere. La serie stessa gioca con i generi e gli stili visuali, e questa è la cosa interessante. Il mashup, passatemi l’espressione, lo fa anche chi comanda, e non potrebbe essere altrimenti… Continua la lettura.
Weekly Bits: The Dark Knight Rises
Avete visto The Dark Knight Rises? Vi è piaciuto? A me sì, anche perché amo i film lunghi ed epici ma al contempo “adulti” come quelli di Nolan. Sull’IMDb ha ottenuto un voto notevole: 8,9 su 10; il capitolo precedente della trilogia è fermo a 9. Per dare una lettura più approfondita del film leggete Batman Occupied, un articolo che parte dal trailer e riflette sul significato del film, vedendo in Bruce Wayne il vero villain del lungometraggio. Anche sul Corriere della Sera ci sono scritte alcune cose interessanti. Per chi vuole andare oltre, il libro The Art and Making of The Dark Knight Trilogy ha catturato la mia attenzione (lo trovate su Amazon)… Continua la lettura.
Canon annuncia le nuove EOS Cinema
Quasi a sorpresa oggi canon ha annunciato le nuove macchine da presa della serie EOS Cinema che vanno ad affiancare la primogenita EOS C 300. Stiamo infatti parlando della EOS C500 e C500PL e della più economica EOS C100.
Partendo dalla più economica, abbiamo un corpo macchina più piccolo del 15% rispetto alla C300, attacco ottiche di tipo EF (compatibile quindi con gli obiettivi a pieno formato di canon ma anche di terze parti). Le specifiche tecniche non sono ancora state divulgate interamente ma parliamo di un sensore Super 35mm con 8,3 Mega Pixel di risoluzione capace di girare video a 1080p (stesso sensore della C300), Filtri ND incorporati (selezione manuale), File AVCHD Mpeg-4 (4.2.0) @24MBPS, doppio slot SD CARD, Microfono Stereo, ISO 320-20000 con una gamma dinamica di 12 Stop (!!!) e nuovi controlli automatici come l’auto IRIS, il One shot auto AF e il bilanciamento del bianco automatico… Continua la lettura.