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» Pausa Caffè #4: Come le archiviamo ∞
Nonostante il raffreddore è venuta fuori proprio bene anche la quarta puntata del podcast, merita un ascolto.
Vi ricordo anche questa volta di votarci su iTunes, e se avete un minuto scrivete anche una bella recensione.
Una nota importante: delle persone che mi limiterò a definire troll, ma vorrei etichettarle in modo più incisivo, hanno letteralmente preso d’assalto il fantastico podcast condotto da Maurizio Natali per EasyPodcast. Se vi va, andate su iTunes e segnalate le loro recensioni insulse, e dove c’è scritto “Ti è stata utile questa recensione?” cliccate su “No”. Grazie.
» Pausa Caffè #3: Living in a Bubble ∞
La nuova puntata del podcast che conduco con Diego e Federico è online. È la migliore che abbiamo registrato fino ad ora.
Ricordatevi di lasciare una bella recensione su iTunes.
» File system is just going to be an app for pros ∞
Steve Jobs nel 2005:
We are already seeing people using their Finder less and less and less, and eventually the file system management is just going to be an app for pros and consumers aren’t going to need to use it.
Via David Sparks
» My favourite story about the iPhone ∞
John Gruber da Charlie Rose:
My favourite story about the iPhone, and I remember from the last year, I read this thing: it was a profile in The New Yorker of Clayton Christensen – The Innovator’s Dilemma guy – and it was just as an aside and he mentioned that he got the iPhone wrong, because when it first shipped in 2007 he predicted that it would be a failure because it was so expensive, and that disruption tends to come from below, not from above. […] He realized he was completely wrong and it’s because the iPhone – and I think this is such a brilliant insight – it’s not really a phone, it’s a little mini-portable computer, and what this thing did was disrupt the portable computer industry from below only a couple hundred bucks. And now, all of a sudden, all these things people used to need – a full laptop computer running Windows or Mac OS X to do email, to read webpages, to watch videos – everybody’s doing ‘em on these things.
» Trailer vs. Film ∞
Vi è mai capitato di guardare e riguardare il trailer di un film, appassionandovi ad esso come se fosse un prodotto autonomo? A me è capitato con Jarhead, Miami Vice, Chronicle e molti altri. In alcuni casi il trailer mi è piaciuto più del film, mentre in altri è avvenuto il contrario, per esempio con Drive. È a partire dal trailer di The Dark Knight Rises, film che ho avuto la fortuna di vedere in anteprima, che si sviluppano le riflessioni di Elliott Prasse-Freeman e Sayres Rudy:
Il potere affettivo e simbolico dei trailer fa sì che essi producano flussi di immagini ed emozioni che potenzialmente vanno al di là della narrazione del film. Diventano più reali di ciò che rappresentano.
» Una soluzione migliore ∞
Tutto quello che realizzi deve per forza reinventare la ruota? Sarebbe fantastico se lo facesse, ma quale idea ha davvero fatto una cosa del genere? E se a un certo punto ti accorgessi del fatto che tutte le più grandi invenzioni a cui riesci a pensare non sono state proprio idee originali, ma più che altro sono state nuove combinazioni di idee preesistenti, o miglioramenti di vecchi sistemi, che hanno provato a risolvere lo stesso problema? […] Non devi trovare un problema che nessuno ha risolto, devi solo immaginare una soluzione migliore.
Non sono del tutto d’accordo – a volte arriva qualcuno che porta nel mondo novità così radicali da rappresentare soluzioni a problemi di cui nessuno si era nemmeno accorto – ma sicuramente questo è un approccio intelligente. Non serve a niente aspettare l’idea geniale, quella vincente. È molto meglio lavorare giorno dopo giorno, migliorando costantemente, e facendo qualcosa di utile per gli altri e soprattutto per se stessi.
» Inseguire la perfezione ∞
Marcel Wichmann (designer e CEO di Quote.fm):
If I should define one thing I learned in the past couple of months, it is to declare something as finished. […] The problem lies within the fact that we’re all learning something new every day. For my part my taste changes nearly weekly. I discover flaws in things I found flawless before. It’s not like we’re not trying to achieve the best possible result, but if you don’t stop improving at some point, you’ll never ship a product.
Forse è per questo che l’aspetto di Feelmaking continua a cambiare. Cambia a seconda del mio gusto, che cambia probabilmente in base al mio stato d’animo, a quello che vedo e sento ogni giorno e magari anche in base alla posizione degli astri.
» Seeing Beyond the Human Eye ∞
«Science can be beautiful, art can be scientific.»
Potete seguire la fantastica serie PBS Off Book su Twitter.
» Come si contano le visualizzazioni su YouTube? ∞
E cosa significa quel misterioso numero 301?
Breaking Bad
Visto che Breaking Bad sta per ricominciare e ho scoperto questo blog straordinario, vi invito a leggere cosa ha scritto l’autore dell’ultimo episodio della quarta stagione dello show di AMC. Non aggiungo altro per evitare spoiler – giusto che ritengo anch’io Gustavo Fring «uno dei più bei personaggi della storia della televisione».
PS: Sarebbe proprio il caso di rivedere le prime quattro stagioni, ma possiamo accontentarci di questo recap in 9 minuti… Continua la lettura.
» Movies will never die, but… ∞
Movies will never die, not as long as a director like Terrence Malick can make every green blade of grass sway like the first dance of creation, but TV is where the action is, the addictions forged, the dream machine operating on all cylinders.
In effetti. Ottima panoramica quella di James Wolcott per Vanity Fair, e se avete bisogno di un motivo in più per leggerla dovrebbero bastare i numerosi riferimenti a Mad Men e Breaking Bad.
» Apple risponde alle domande frequenti su Final Cut Pro X ∞
Il team di Final Cut Pro X legge assiduamente Feelmaking, tant’è che dopo aver letto il mio post Domande frequenti su Final Cut Pro X, Apple ha deciso di pubblicare Final Cut Pro X: Frequently Asked Questions. Si va dalla pronuncia del nome del software al supporto tecnico.
» Final Cut Pro X è qui per restare ∞
Rick Young ha trascorso alcuni momenti drammatici a causa dei capricci di Final Cut Pro X. In questo esteso e dettagliato post l’editor spiega quali gravi problemi ha avuto inizialmente, e quindi racconta di come e perché si sia ricreduto.
Quello che ci interessa è il quadro generale. Devo ammettere che Final Cut Pro X ha fatto bene il suo lavoro in questo importante progetto, e sotto pressione […] Posso dire senza esitazione che FCP X è ora una componente fissa del mio workflow e del mio toolset. […] Questo non vuol dire che non proverò altri software o che non esplorerò altre opzioni, ma FCP X mi ha dimostrato di meritarsi i lavori più professionali. […] Che vi piaccia o no, Final Cut Pro X è qui per restare.
» Il finale di Lost e l’architetto di Matrix ∞
Damon Lindelof, sceneggiatore noto al grande pubblico soprattutto per il suo lavoro come co-creatore, produttore e sceneggiatore di Lost – ma il cui nome è purtroppo molto meno noto di quello di JJ Abrams – parla a Joshua Topolsky di The Verge del finale di Lost, della scrittura delle serie televisive e di altre cose interessanti (fidatevi). Attenzione però, l’intervista è piena di spoiler (e non poteva essere altrimenti).
Di Topolsky mi è piaciuta l’onestà quasi ingenua, mentre tra le risposte di Lindelof mi ha colpito in particolar modo quella in cui lo sceneggiatore descrive il finale di Lost e l’architetto di Matrix come le due opposte modalità in cui una narrazione può dare risposte al pubblico: rispettivamente in modo troppo ambiguo o troppo esplicito (come se gli autori sentissero di dovere al pubblico delle spiegazioni). Suggerisce quindi, con grande umiltà, che probabilmente ‘il modo giusto’ si trovi tra le due cose. Ma personalmente ritengo che ‘il modo giusto’ non sia interessante.
» We’re talking about Steve Jobs ∞
Truth is, we’re talking about Steve Jobs. We only need one word: amazing.
Con queste parole il presidente degli Stati Uniti Barack Obama chiude il sobrio video tributo dedicato a Steve Jobs, proiettato ai Webby Awards. Imperdibile anche il discorso di Richard Dreyfuss, voce del celebre spot Think Different (doppiato in italiano da Dario Fo).
» Full Frame Shootout ∞
Consiglio di vedere questo video-confronto di Nikon D800, Nikon D4 e Canon 5DmkIII di Philip Bloom non solo per conoscere queste DSLR, ma anche per approfondire alcune problematiche molto comuni (come aliasing e moire) e imparare qualche trucco del mestiere. Il video dura mezz’ora, ma stiamo parlando di Philip Bloom, quindi si tratta di un video che scorre ed è ricco di informazioni preziose.
» Ops! Ho eliminato Toy Story 2 ∞
Non molto tempo fa mi è capitato di premere accidentalmente una combinazione di tasti (Cmd+Backspace) e di svuotare in seguito il Cestino. Mi sono accorto poco dopo di aver cestinato la cartella di oltre 60 GB dove tengo i miei file personali sul Mac. Ho comunque mantenuto la calma e ripristinato la cartella dal mio backup Time Machine, ma non nego di aver avuto un piccolo attacco di panico quando ho capito che quella cartella, proprio quella, era svanita nel nulla. Bene, successe una cosa del genere alla Pixar quando rischiarono di eliminare del tutto Toy Story 2 prima dell’uscita nelle sale.
via 512 Pixels
» I suoni dei vendicatori ∞
Christopher Boyes spiega come sono stati realizzati i suoni del film The Avengers. Niente di troppo tecnico o noioso, anzi. In particolare si sofferma sulla creazione della “voce” di Hulk (molto interessante). Del video mi ha affascinato anche l’entusiasmo di chi ha avuto la fortuna – ma la fortuna c’entra pochissimo – di lavorare a una produzione del genere.
» Steven Spielberg: dreams always come from behind you ∞
Dreams always come from behind you, not right between your eyes. But when you have a dream, it doesn’t often come at you screaming in your face “this is who you are, this is what you must be for the rest of your life”. Sometimes the dream almost whispers. And I’ve always said to my kids: the hardest thing to listen to – your instinct, your human personal intuition – always whispers, it never shouts. Very hard to hear. See, you have to, every day of your life, be ready to hear what whispers in your ear; it very rarely shouts. And if you can listen to the whisper, and if it tickles your heart, and it’s something you think you wanna do for the rest of your life, then that is going to be what you do for the rest of your life, and we will benefit from everything you do.
» Un’esplosione di creatività ∞
Quante volte abbiamo sentito dire che oggi siamo sopraffatti dai contenuti? Che c’è l’information overload? Che non abbiamo nemmeno il tempo di consumare tutto quello che i media ci propinano? È tutto vero, ma la realtà è che oggi più che mai le gente si appropria dei contenuti, li trasforma e rimescola come preferisce e li getta nuovamente in quel calderone che è il web. Oggi tutto è un remix (ma è sempre stato così). Stiamo parlando della cultura partecipativa, che trova nella fan art una delle sue espressioni più creative.
Il video fa parte della web-series Off Book sull’arte contemporanea e la cultura sperimentale e innovativa. Ho già pubblicato su Feelmaking un episodio della serie, che quindi consiglio di seguire (volendo tramite Twitter).