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Le serie del 2012
Qui ci sono i 10 show, i 10 episodi, e gli 11 personaggi della TV USA del 2012 secondo Sonny e qui ci sono le 12 serie del 2012 secondo Giovanni Di Giamberardino. Date un’occhiata anche alle migliori battute sempre del 2012… Continua la lettura.
» ‘Uninterrupted thought’ ∞
Shawn Blanc in Inbox Intentions:
For a maker, uninterrupted work time is valuable because it allows us uninterrupted thought. [...] But when we interrupt our own time with habitual checking of email, Facebook, Twitter, et al. then it’s like having micro meetings all day long.
Scrive infine:
Because it comes down to our own choices. Are we going to spend our time the way we want to or not? Are we going to do the work we say we want to do or not? Intentions are dandy, but real men get to work.
Grazie Shawn, qualcuno deve pur scriverle certe cose.
» If you’re not paying for the bla bla, you are the bla bla bla ∞
Ogni volta che Facebook inventa un nuovo modo per vendere la nostra vita agli inserzionisti, o peggio ancora Google impara a tracciare le nostre attività ancora meglio allo stesso scopo, su Twitter ricomincia a diffondersi in modo virale questa frase (ci sono cascato anch’io):
If you’re not paying for the product, you are the product.
Con le ultime vicende di Instagram tale semplificazione è tornata di moda, eppure prima di scriverla è meglio riflettere un momento sulla situazione, che ovviamente è più complessa. Così ha fatto Derek Powazek:
We can and should support the companies we love with our money. [...] But we should not assume that, just because we pay a company they’ll treat us better, or that if we’re not paying that the company is allowed to treat us like shit. Reality is just more complicated than that. [...] And we should all stop saying, “if you’re not paying for the product, you are the product,” because it doesn’t really mean anything, it excuses the behavior of bad companies, and it makes you sound kind of like a stoner looking at their hand for the first time.
» Good Fucking Design Advice ∞
«Because sometimes, being your own worst critic is not enough.»
Questa foto l’ho scattata ieri; il wallpaper lo trovate tra quelli di Good Fucking Design Advice (l’ho anche adattato ad iPhone 5). Date un’occhiata ai loro prodotti, sono fantastici.
Segnalato su Twitter da Gordon Irving
» Robert Rodriguez spiega come ha girato ‘El Mariachi’ ∞
Regia e montaggio non sono due cose separate, ma al contrario sono le due facce della stessa medaglia. In questo video Robert Rodriguez racconta come ha fatto a girare certe scene di El Mariachi con un budget molto limitato, e nel farlo spiega come ragiona un regista/montatore sul set (ed è questa la cosa che mi ha affascinato maggiormente).
Una piccola nota: Rodriguez ha scritto, prodotto e diretto questo film, e si è anche occupato di fotografia, montaggio ed effetti speciali. Tutto questo nel 1992. Ecco.
Segnalato da Michelangelo Ciuffreda
» ‘One thing that all the successful companies in the world have in common’ ∞
Ernest Sirolli in un TED Talk:
The smallest company, the biggest company, has to be capable of doing three things beautifully: the product that you want to sell has to be fantastic; you have to have fantastic marketing; and you have to have tremendous financial management. Guess what? We have never met a single human being in the world who can make it, sell it and look after the money. It doesn’t exist. This person has never been born. We’ve done the research, and we have looked at the 100 iconic companies of the world
Carnegie, Westinghouse, Edison, Ford, all the new companies, Google, Yahoo. There’s only one thing that all the successful companies in the world have in common, only one: none were started by one person.
» Breaking Bad: ‘A giant experiment measuring pain and pressure’ ∞
Ho recuperato questo pezzo di Mo Ryan su Breaking Bad e mi ha colpito la sua prospettiva sulla serie:
There’s a coolness to this show; even as it depicts their suffering, the show keeps these people at arms’ length. We’re observing them; they are like ants in an ant farm. How much pressure can they take? What level of intensity will bring out their murderous sides? What will break them and make them go bad? Perhaps it’s appropriate that a show about a former chemistry teacher is like a giant experiment measuring pain and pressure.
» Cosa fa di un eroe… Un eroe? (video) ∞
Il viaggio dell’eroe è la struttura base presente nelle moderne narrazioni come in quelle più antiche, di ogni genere e formato. Ne ho già parlato in un post su Skyfall e la morte apparente, facendo riferimento in particolare al lavoro di Christopher Vogler.
Sul canale TED Ed è stato pubblicato un meraviglioso video animato che spiega proprio le tappe del viaggio dell’eroe così come vennero descritte ne L’eroe dai mille volti di Joseph Campbell.
» Un podcast per veri appassionati di serie TV ∞
Oggi ho ascoltato per la prima volta il podcast Talking TV With Ryan and Ryan con Mo Ryan (che ho scoperto grazie a questo post sul mid-season finale di The Walking Dead) e Ryan McGee. I due parlano di televisione (ma va?) e ogni parola che dicono trasuda grandissima padronanza dell’argomento. È un podcast molto piacevole da ascoltare e lo consiglio soprattutto agli appassionati della serialità americana.
In particolare ho apprezzato questo episodio nel quale hanno avuto come ospite Alan Sepinwall, autore di The Revolution Was Televised (vi ricordate la cosa su Lost che ho scritto a fine novembre?).
Ai fan come me di Louie consiglio vivamente l’ascolto di questa puntata dal minuto 46.
Trovate il podcast anche in Instacast e client simili.
» Ecco come potrebbe finire Dexter ∞
Mi piacciono questi finali di Dexter immaginati da Gaby Dunn.
» L’universo in un guscio di noce (video) ∞
Il fisico Michio Kaku parla dell’importanza della fisica (ovviamente), di antiche superstizioni, di tecnologia e del nostro futuro nel meraviglioso video The Universe in a Nutshell per Big Think.
Il video dura 42 minuti, ma sono 42 minuti che scorrono benissimo grazie anche al montaggio e alle animazioni, quindi preparate del buon caffè (o tè) e guardatelo.
» Ascoltare davvero ∞
«Fight the urge to speak without listening.»
Nell’articolo intitolato You Are Boring per il quarto numero di The Magazine, Scott Simpson descrive le conversazioni che troppo spesso intratteniamo con le persone:
Stranger #1: Thing about my life.
Stranger #2: Thing about my life that is somewhat related to what you just said.
Stranger #1: Thing about my life that is somewhat related to what you just said.
Stranger #2: Thing about my life…
La verità è che avere una conversazione del genere è facile; spesso a una cosa raccontata da un amico riusciamo a rispondere solamente che «è successa una cosa del genere anche a me, ti spiego…»
L’invito di Simpson ad «ascoltare davvero» va preso molto seriamente.
» Giudicare il proprio lavoro ∞
It seems impossible to see the final product without the embedded knowledge of all of the processes that it took to get there. [...] Your audience, users, customers [...] they only know what they saw. What you gave them, in it’s presented (final?) version.
Ognuno di noi, prima o poi, realizza qualcosa – un articolo, una sceneggiatura, un quadro, una composizione musicale – e non riesce, alla fine del lavoro, a riconoscerne il valore reale. Siamo, infatti, i peggiori critici di noi stessi e almeno in parte questo ‘problema’ è dovuto al fatto che non riusciamo ad osservare la nostra opera senza avere in mente il processo che ha portato alla sua realizzazione.
La prossima volta, prima di pensare che il vostro ultimo post, video o qualunque altra cosa faccia schifo, provate a guardarlo con gli occhi di chi non conosce il lavoro che c’è dietro.
» ’19 Things To Stop Doing In Your 20s’ ∞
Stop being afraid.
Holden Desalles scrive su Thought Catalog 19 cose che bisognerebbe smettere di fare a vent’anni (ma anche prima, volendo).
» Gli effetti speciali di Skyfall ∞
«It was a real hybrid approach to the visual effects.»
Steve Begg, Visual Effects Supervisor della pellicola di Sam Mendes, spiega dettagliatamente come sono state realizzate molte delle 1300 inquadrature di Skyfall che hanno richiesto effetti speciali.
Si parla anche della morte apparente di Bond.
» Visual obviousness ∞
Perché iOS funziona così bene per tutti? John Gruber scrive:
iOS enforces a visual obviousness that makes computing better for nearly everyone. If you do something, the result will be shown to you, front and center.
Ecco perché.
» Innovazione disruptiva ∞
Una innovazione disruptiva [...] non è soltanto un miglioramento ad un prodotto già esistente, ma qualcosa che va ad affrontare un nuovo mercato (un nuovo compito-da-svolgere) ed ha come punti di forza caratteristiche precedentemente poco considerate. Il prodotto che ne viene fuori è spesso incompleto e poco potente se analizzato tramite il vecchio paradigma, ma sufficientemente buono (good enough) per soddisfare le nuove esigenze.
Se non avevate mai letto la parola ‘disruptiva’ avete un motivo in più per leggere il post.
» Algoritmi fuori controllo ∞
In un TED Talk pubblicato sul canale TED Ed – che vi consiglio caldamente di seguire – Kevin Slavin spiega come gli algoritmi stiano cambiando il mondo e soprattutto come stiano sfuggendo al nostro controllo, diventando imprevedibili e pericolosi.
Slavin warns that we are writing code we can’t understand with implications we can’t control.
Dovete proprio vederlo: spiega anche perché i prezzi di Amazon oscillano senza apparente spiegazione.
» Storia della scritta ‘Hollywood’ ∞
Quella scritta che tutti conosciamo non è sempre stata così come la conosciamo.