Post di Fabrizio Rinaldi
Una utility gratuita per sapere tutto sui tuoi video
Un tempo per sapere tutto quello che si può sapere su un file video usavo MediaInfo, una bella app freeware che purtroppo ora è a pagamento nel Mac App Store (ha anche cambiato nome). SlideToMac segnala un’applicazione molto simile, e gratuita, che si chiama VideoSpec (download).
Questa utility fornisce dati molto utili relativi alle clip esaminate (durata, bitrate, frequenza fotogrammi, profilo di codifica, proporzioni ecc.) ed è in grado di individuare i moduli QuickTime necessari alla riproduzione e conversione del filmato. Come Media Info (ora Media Inspector) permette di salvare in un file di testo le caratteristiche del file esaminato… Continua la lettura.
» Cosa faranno tra 20 anni le persone per divertirsi? ∞
Abbiamo già visto che “la fine di gran parte della ‘struttura’ di Hollywood sta arrivando…“. Ecco un’altra acuta riflessione che va più o meno nella stessa direzione. Grassetti e corsivi sono miei.
Come uccidi le industrie cinematografica e televisiva? O più precisamente [...] cosa le sta uccidendo? Essenzialmente non quello che loro pensano le stia uccidendo: il filesharing.
Ciò che ucciderà film e TV è quello che li sta già uccidendo: modalità migliori per intrattenere le persone. Quindi il modo migliore per approcciarsi al problema è chiedersi: cosa faranno tra 20 anni le persone per divertirsi invece di quello che fanno ora?
[...] Qualunque cosa sia, probabilmente è già predeterminata. Vincere è questione di scoprire di cosa si tratta, più che di realizzarlo.
» They think it’s piracy ∞
Interessanti osservazioni di Alex Lindsay (in sintesi):
La fine di gran parte della struttura di Hollywood sta arrivando… E velocemente. [Gli studios] hanno bisogno di SOPA e PIPA per sopravvivere… Per inventarsi qualcosa. Ma non capiscono perché stanno perdendo terreno… Pensano sia colpa della pirateria.
Direi che la colpa è di…
1) Provviste – Mai prima d’ora le persone hanno avuto tanti contenuti a portata di dita. Non solo illegali… Netflix e Spotify per esempio. Consumano, quindi, meno contenuti nuovi perché possono accedere facilmente a tantissimo materiale vecchio. Sono diventati esigenti… Scegliendo solo quello che vogliono davvero.2) Le aziende tecnologiche sono stanche di aspettare – Hollywood ha provato a dosare con il contagocce l’accesso per massimizzare i profitti… E questo sta facendo impazzire Netflix, Apple, Amazon e Google/YouTube, compagnie che avrebbero tranquillamente pagato per i contenuti. Ora queste compagnie hanno deciso che è più facile produrre contenuti originali per conto loro.
3) La persona media non li conosce o li odia – A nessuno al di fuori dell’industria televisiva o cinematografica piacciono gli studios… E nemmeno a molti all’interno dell’industria stessa piacciono.
iBooks Author e Final Cut Pro X: la democratizzazione dei contenuti
Ieri Apple ha presentato nella suggestiva cornice del Guggenheim Museum di New York iBooks Author (tra le altre cose), un’applicazione gratuita per realizzare splendidi eBook con capacità multimediali, motore di ricerca interno, glossario integrato, JavaScript, HTML e non solo. Uno strumento – ripeto, gratuito – potentissimo che per la prima volta mette la produzione e distribuzione di contenuti di questo tipo nelle mani di tutti. Scrive Buster Heine su Cult of Mac (traduzione di iPhoneItalia):
Cosa hanno in comune Williamo Faulkner, J.K. Rowling, George Orwell, Scott Fitzgerald e Stephen King? Tutti sono stati respinti da varie case editrici quando hanno cercato di pubblicare il loro primo romanzo.
Seguire o non seguire: questo è il dilemma. (Twitter, Favstar e Alfred)
A tutti i frequentatori di Twitter è capitato almeno una volta di leggere un tweet molto interessante grazie a un RT, e di voler scoprire qualcosa di più sull’autore; personalmente la prima cosa che faccio è visitare il profilo della persona in questione per scoprire se quel tweet era un caso isolato o no, ma spesso mi sono trovato semplicemente a leggere una lunga lista di reply/menzioni, dovendo scovare in mezzo i tweet veri a propri.
Mi è poi venuto in aiuto il sito Favstar.fm che permette di scoprire, per un dato utente, i tweet più popolari (Best tweets) ovvero quelli aggiunti ai preferiti o retwittati più volte… Continua la lettura.
Come inviare automaticamente i Preferiti di Twitter alla propria email
Alcuni mesi fa lessi su Twitter di un nuovo servizio online chiamato ifttt. Lo slogan del sito è “Put the internet to work for you”. Spinto dalla voglia di provare qualcosa di nuovo, e incuriosito dal nome – acronimo per if this then that – e dallo slogan, ottenni un invito e mi registrai. Ifttt fa interagire tra di loro servizi online, siti e social network, permettendoci di aggiungere livello di funzionalità e caratteristiche prima impensabile. In realtà le API (che rendono possibile tutto questo) esistono da molto tempo, ma da sole permettono di creare questi interazioni solo agli sviluppatori, mentre ifttt mette nelle mani dell’utente inesperto questa possibilità, e lo fa attraverso i task (compiti), che rispettano una semplice struttura… Continua la lettura.
Light leaks e Tilt-Shift: cosa sono e perché ti servono
I light leaks (letteralmente fughe di luce) sono delle fessure nelle vecchie macchine fotografiche analogiche che fanno entrare dei fasci luminosi che impressionano la pellicola, producendo aloni e riflessi di vario tipo. Nell’ambito della lomografia questo “problema” è diventato un effetto stilistico, che nell’era digitale viene ricreato in vari modi.
La foto qui sotto l’ho scattata con una fotocamera digitale (Olympus E-400) abbinata ad un obiettivo analogico. Tenevo insieme le due parti con le mani e inevitabilmente della luce ‘extra’ arrivava al sensore della Olympus. Più che essere un problema, questo ha dato alla foto un look molto particolare… Continua la lettura.
» Revision3, Vimeo e MySpace vs. YouTube ∞
Il sito Next-TV ha pubblicato alcuni dati interessanti sul video intrattenimento online, e anche alcune novità annunciate in occasione del CES. Per esempio: Netflix batte YouTube per tempo speso guardando i video (10 ore al mese per sottoscrittore), Revision3 sigla un accordo con Philip DeFranco, Vimeo presenta le nuove app per iPad, Android e Windows Phone 7, nuova partnership tra MySpace e Panasonic per la commercializzazione di televisori dotati della MySpace TV.
La soluzione definitiva per i file AVCHD
A inizio gennaio nel mio blog personale scrissi di come molti utenti hanno problemi ad importare file MTS / AVCHD in Final Cut Pro X e quindi segnalai iSkysoft Video Converter for Mac, un’applicazione che converte questi file in formati digeribili da Final Cut. Nei commenti mi hanno segnalato alcuni problemi di questa applicazione, e più lettori hanno proposto come alternativa ClipWrap.
Al costo di 49$ ClipWrap permette di cambiare “contenitore” ai file in questione, trasformandoli in Filmati QuickTime senza trascodifica (quindi senza perdita di qualità). È possibile, inoltre, convertire le clip in formati popolari come gli Apple ProRes… Continua la lettura.
Centinaia di nuovi effetti per Final Cut Pro X, Motion e After Effects
La nuova versione di FxFactory, arrivata con questa release alla 3.0, introduce centinaia di nuovi effetti e un’interfaccia completamente ridisegnata. Si tratta di un aggiornamento gratuito per i possessori di FxFactory Pro 2. La nuova release, inoltre, include Yanobox Moods, di cui avevamo parlato un paio di giorni fa. Vi ricordo che scaricando l’installer di FxFactory potrete usare tutti gli effetti gratuiti e avrete a disposizione le versioni demo dei filtri a pagamento. La versione Pro del pacchetto costa 399$ (circa 320€) e include 176 filtri, generatori e transizioni.
segnalato su Twitter da @LaMaxinfo.. Continua la lettura.
» L’app di Vimeo per iOS sarà presto aggiornata per supportare l’iPad ∞
Questo è quanto è emerso al CES, dove Vimeo ha presentato le nuove applicazioni per Android e Windows Phone. Gli screenshot dell’aggiornamento per iPad promettono molto bene.
» Più stile per i tuoi video con “Moods” ∞
Molto interessante l’approccio di questo nuovo plugin per Final Cut Pro X che permette di elaborare il look dei propri video con dei semplici controlli in sovrimpressione. Il plugin può essere utilizzato anche in Motion 5 e After Effects. È disponibile la versione demo nell’installer di FxFactory.
Un nuovo inizio
Il 3 maggio del 2011 pubblicai la nuova versione del mio sito personale che, nelle settimane precedenti, avevo ricostruito da zero. Per la prima volta usai WordPress, che mi ha fatto venire tanti mal di testa ma mi ha anche dato tante soddisfazioni. Quel 3 maggio, però, la novità più grande non fu il restyling, bensì il lancio del mio blog personale. In realtà avevo già scritto alcuni post per Saggiamente, ma per la prima volta avevo un blog tutto mio… E non sapevo esattamente cosa farmene.
Nei mesi seguenti, fino ad oggi, ho raccolto tutorial e risorse, ho scritto io stesso tutorial e guide, ho pubblicato news e interviste e allo stesso tempo il mio Canale YouTube è diventato Partner e ora sta per raggiungere il milione di visualizzazioni complessive… Continua la lettura.
Perché non guardo film e serie tv in streaming
Un tweet di @diegopetrucci mi ha fatto riflettere:
Non ho mai capito quelli che guardano le serie su MegaVideo.
Che c’è di più bello di scaricarsi la puntata sul disco e guardarla con calma?
In effetti io mi procuro film e serie tv come minimo a 720p perché ritengo mediamente ‘vomitevole’ la qualità dello streaming di Megavideo e simili. Al contrario, alla maggior parte delle persone che conosco non importa della risoluzione ridicola, della qualità dell’audio quasi da telefonata o delle mitiche interruzioni per il buffering: basta che si veda. Ho visto persino alcuni amici vedere le serie TV nemmeno a schermo intero, con la pagina bianca, intorno al video, piena di scritte e banner pubblicitari dai contenuti a dir poco discutibili… Continua la lettura.
Un’applicazione che non esiste
Flipboard è un’app straordinaria. Amo il modo in cui raccoglie e organizza i contenuti – condivisi su Twitter e Facebook, le foto di Instagram, i post di Tumblr, i feed di Google Reader… – e li rende fruibili in un’interfaccia chiara e fluida che si rifà al look di una rivista cartacea, come testimoniano soprattutto le varie animazioni della UI. In realtà, a volte, sfogliare tutte quelle pagine diventa snervante, almeno nella versione per iPhone e ti chiedi che senso abbia legarsi in modo così rigido alle peculiarità del mezzo fisico ma, tralasciando questo aspetto, direi che la qualità della UX è ineccepibile… Continua la lettura.
Una lettera a Stanley Kubrick
Ci sono invenzioni straordinarie che oggi diamo per scontate. Una di queste è la steadycam, inventata negli anni 70 da Garrett Brown. Nel 1980, dopo alcune sperimentazioni insoddisfacenti di altri registi, Stanley Kubrick usò la steadycam per girare il suo film The Shining. Fu Jan Harlan – produttore esecutivo del film – a scrivere nel febbraio del 1976 al regista a proposito di questa nuova invenzione. Riporto qui sotto la mia traduzione della lettera, che mi ha conquistato per l’entusiasmo che trasmette. Inoltre mi ha fatto riflettere, ancora una volta, sul rapporto sempre vivo e fertile che c’è tra arte e tecnologia… Continua la lettura.
Il Notification Center non è molto intelligente
A volte mi capita di ricevere una notifica di Facebook sull’iPhone ma non sul Mac. A volte la ricevo sul Mac e non sull’iPhone. A volte sull’iPhone ricevo sia la notifica, sia la notifica della mail che segnala la presenza di una notifica. C’è chi impazzisce per molto meno.
A volte – ahimé – non mi arriva alcuna notifica, ma poi fortunatamente vedo la mail. Però può capitare che la mail finisca nello spam, che guaio. Ma a volte, quasi per magia, tutti i display che ho intorno s’illuminano richiamando la mia attenzione su una menzione di Twitter. Ogni dispositivo vibra o squilla o lampeggia in modo diverso – con una differita di qualche secondo o qualche minuto – per segnalare la stessa cosa… Continua la lettura.
Usi Alfred per Mac? Ecco come potenziare le ricerche
Aggiornamento: ecco il link diretto alla custom search di Alfred per cercare i sottotitoli di film e serie televisive. Clicca qui.
Alfred è un launcher di applicazioni per Mac estremamente versatile e potente. L’ho quasi completamente sostituito a Spotlight – assegnando al primo la combinazione che normalmente è destinata al secondo, ovvero Cmd + Spazio.
Scrive Diego Petrucci (@diegopetrucci) su Saggiamente:
Esistono due tipi di utenti Mac: quelli che usano quasi esclusivamente il mouse per fare le cose e quelli che passano ore a imparare scorciatoie da tastiera per poter velocizzare il proprio flusso di lavoro. Io faccio parte del secondo gruppo.
La velocità non è tutto
Mi è capitato di leggere un’interessante intervista di Steven Awalt a Steven Spielberg a proposito del rapporto di quest’ultimo con il cinema digitale – con particolare riferimento al film War Horse (tratto dall’omonimo romanzo di Michael Morpurgo) in uscita nelle sale a gennaio. Vi invito a leggere l’intervista, che si trova su Facebook. Come già sapevamo, Spielberg ha un debole per il montaggio lineare, su pellicola. Io sono un nativo digitale, quindi il fatto che il regista preferisca l’analogico al digitale potrebbe non andarmi particolarmente a genio, ma dell’intervista mi ha colpito un elemento in particolare: il motivo per il quale Spielberg preferisce l’analogico al digitale e… Il digitale all’analogico: la velocità… Continua la lettura.
Torna a lavoro!
Siamo nell’era del multitasking. Ora immaginate qualche riga dedicata a questa delicata tematica. Non voglio infatti ripetere quello che è stato già detto sul “problema” della concentrazione al giorno d’oggi e sul dibattito che riguarda il multitasking e la creatività: il primo alimenta la seconda, o la opprime? Non mi esprimo – per ora – ma è un dato di fatto che ogni giorno siamo sommersi da stimoli audio-visivi – e non solo – e talvolta vorremmo bloccare tutto e trovare un po’ di pace, specialmente quando dobbiamo studiare o lavorare. O tutt’e due.
Come fare allora? Ci sono soluzioni drastiche (come disattivare il Wifi del computer mentre si studia), altre estreme (eliminazione dell’account Facebook, per dirne una) altre più moderate (lasciare aperta solo la scheda di Wikipedia nel browser)… Continua la lettura.