Una dose di pace interiore

Oggi, con un atto di generosità senza precedenti1, voglio condividere con voi assidui lettori del mio piccolo blog alcune letture relative alla “pace interiore”. Il motivo è che sono in un periodo che considero molto fortunato in quanto ho compreso e fatto miei alcuni concetti semplici ma fondamentali: per esempio che «la vita non è triste né felice, la vita è»2; che è molto meglio cercare la pace che la felicità; che la pace stessa si trova non tanto nell’assenza e nell’allontanamento dalla realtà, come alcuni purtroppo ritengono, quanto al contrario nella presenza piena e consapevole nel mondo; che la sospensione del giudizio di sé stessi e della realtà non solo è possibile ma è necessario; che il momento presente è ciò che conta davvero e che l’ansia è generata dalla tensione, che non è altro che il nostro continuo tendere a qualcosa. Ci sarebbero tante altre cose da aggiungere ma suppongo che la cosa sia diventata noiosa già da qualche riga (tipo dal titolo).

Per farla breve, sono in un periodo di ‘scoperta spirituale’ e talvolta sento l’impulso di illustrare agli altri questo percorso, ma non è così semplice, soprattutto perché la maggior parte delle persone sono piene di ansie, paure e frustrazioni non semplici da sradicare. Visto che non mi sento ancora ‘pronto’ per illustrare una via che io stesso sto ancora scoprendo, preferisco per ora appellarmi alle conoscenze e alla sensibilità altrui.

La prima lettura che consiglio è il recente post di Jacopo Ranzani Mindfulness e meditazione: Jacopo, col “pretesto” di spiegare la meditazione, ha spiegato molto bene in cosa consiste l’atteggiamento mentale, e non solo, a cui ho accennato sopra in riferimento a me stesso.

Dopodiché voglio consigliare, come faccio spesso, Il Potere di Adesso di Eckhart Tolle, ovvero il singolo elemento che ha avuto maggiore impatto nel mio processo di trasformazione. Se volete fare una lettura molto più leggera, ma proprio per questo motivo meno efficace, date un’occhiata a Come smettere di farsi le seghe mentali e godersi la vita di Giulio C. Giacobbe.

È il turno di un ascolto, ovvero la meravigliosa conversazione che hanno avuto proprio Eckhart Tolle e una persona che stimo moltissimo, Sir Ken Robinson (capito chi è?): purtroppo il video è stato rimosso da YouTube3, ma fatevi un favore e scaricate il file audio che vi metto illegalmente a disposizione e sentitelo per intero la prossima volta che andate a correre, o camminate, o fingete di ascoltare qualcuno.

Infine – dato che mi sembra che un problema della mia generazione non sia tanto il fatto che la maggior parte dei ragazzi non riescano a fare ciò che vogliono fare, ma piuttosto che spesso non riescano nemmeno a scoprire che cosa vogliono davvero fare nella vita – consiglio la lettura del libro The element. Trova il tuo elemento cambia la tua vita proprio di Robinson. Ci tengo a precisare che è una lettura che consiglio a tutti, a prescindere dall’età e dagli interessi.

Chiudo con una citazione che non si capisce bene da dove viene ma che trovo stupenda4:

When you change the way you look at things, the things you look at change.

La mia vita è cambiata molto in meno di un anno e mi sento una persona completamente diversa e agisco come tale. Eppure, ‘scientificamente’, le differenze sarebbero appena rilevabili. La verità infatti è che potete provare a cambiare la vostra vita e il mondo quanto volete, ma finché non cambiate la visione che avete di queste due cose, rischiate di fare tanti sforzi inutili e ottenere risultati trascurabili.

Se avete la testa dura potreste appendere al frigorifero qualcosa di saggio5, ma spero che grazie ai link che ho messo in questo post riusciate a muovere alcuni passi nella giusta direzione, senza troppe difficoltà. Molto probabilmente siete già più avanti di me in questo ‘percorso’: in tal caso non scordatevi mai di condividere con gli altri i vostri progressi e contribuire in questo modo a rendere il mondo un posto più sereno.


  1. È vero, se avessi offerto la pizza a #MeetEasyPodcast non sarebbe senza precedenti.

  2. Suppongo l’abbia già detto qualcuno, ma non saprei dire chi con precisione. È un concetto ormai sedimentato nel mio subconscio.

  3. C’è solamente un minuscolo estratto ancora online.

  4. Io l’ho rubata da qui.

  5. Qui c’è una versione “printer friendly” da stampare comodamente a casa. Che volete di più? Un caffè?

Scritto da il 5/3/2013 in Pensieri.