Once you put something on the Internet, you lose any control over what happens to it.

Steve Streza, che seguo ormai da diverso tempo, ha realizzato un mashup che è diventato inaspettatamente un fenomeno virale. Su questo blog più volte ho scritto di fenomeni di questo tipo, ma generalmente non c’è stato modo di andare a spiare dietro le quinte per capire cosa succede prima che un video (o qualunque altro tipo di contenuto) si diffonda viralmente. L’autore del video di cui stiamo parlando ha scritto sul suo blog di questa esperienza, dall’idea fino alle reazioni e condivisioni, in un post che dovete assolutamente leggere se siete anche solo vagamente affascinati dall’argomento.

Io sono un perfezionista, e ci sono troppe cose nella vita che ho cominciato a immaginare e spesso anche a realizzare, per poi abbandonarle perché non avevano raggiunto gli standard che avevo in mente. Ma certe cose bisogna farle e talvolta condividerle anche al loro stato embrionale, o quando le consideriamo incomplete, perché se un’idea resta tale rimarrà soltanto una potenzialità inespressa. Traduco dal post originale:

Qual’è stata la cosa più sorprendente? Il mashup di per sé è accattivante, ma è ben lontano dall’essere ben realizzato tecnicamente. Ci sono problemi in alcune parti della canzone che non si sono mischiate bene, tonalità in contrasto tra di loro, sincronizzazione imperfetta delle basi, problemi con i video non perfettamente allineati ecc.

Eppure…

Nelle prime 12 ore le visualizzazioni erano arrivate a 8000. Entro 24 ore, quel numero ha superato le mie più rosee aspettative arrivando a 16000. Il video è finito su Mashable e The Daily What. Il numero è cresciuto ancora fino a 34000, 44000, 88000. Blog e siti di news hanno cominciato a pubblicarlo come video virale del giorno. Anche Know Your Meme l’ha scovato. Stazioni radio in giro per il mondo l’hanno riprodotto. 104000, 122000.

Se c’è una lezione da imparare da questa piccola esperienza, è quella scritta in fondo al post stesso:

Try something that scares the hell out of you. It just might turn into something wonderful.