Pubblicità ingannevole: Nokia vs. Apple
Il Vergio (cit.) ha dimostrato come lo spot incentrato sulla stabilizzazione ottica degli ultimi terminali Nokia sia una specie di presa in giro: il video “stabilizzato” è stato in realtà girato separatamente (e comodamente) da un furgone, probabilmente con una DSLR.
Non si fa, certo, è sbagliato, ma visto che da due giorni leggo di questa faccenda e mi sembra che la gente l’abbia presa proprio male, volevo lanciare una piccola polemica: non fanno tutti così, da sempre?
Pensate ad Apple. Quando presentarono l’iPhone 4, con il suo magnifico Retina Display, nel video introduttivo c’era una lunga zoomata del nuovo schermo, e il testo era incredibilmente nitido anche a un livello di zoom eccessivo. Lo schermo, quindi, aveva nel video una nitidezza evidentemente superiore al Retina Display reale. Ecco alcuni fotogrammi estratti da YouTube.
Per contro, nelle immagini dimostrative del Retina Display, ma questa volta del nuovo MacBook Pro, Apple mostra lo schermo non-Retina per fare un confronto. In questo caso è la qualità dello schermo “normale” ad essere stata penalizzata, mostrando una definizione ridicolmente bassa negli ingrandimenti, chiaramente diversa da quella reale (fate caso in particolare al testo).
Infine, come dicevo su Twitter, anche gli spot e le immagini dimostrative di FaceTime fanno un po’ riflettere: videochiamate a quella qualità non avvengono nemmeno con la migliore connessione Wifi esistente (non per la compressione assente, ma soprattutto per la risoluzione improbabile). Prendete l’immagine qui sotto, dalla pagina ufficiale di FaceTime: basta la profondità campo estremamente ridotta a farci capire che, senza ombra di dubbio, quelle immagini sono solo “illustrative”; a nessuno però verrebbe in mente di lamentarsi.
Tutto questo non per dire che “Nokia è cattiva, sì, ma anche Apple”. Al contrario, quello che voglio dire è che questi spot non voglio essere scientifici, bensì intendono semplicemente illustrare delle funzionalità, falle capire nel poco tempo a disposizione in modo che la persona che osserva sia portata a pensare che siano rilevanti nell’utilizzo quotidiano. Possiamo dire che queste aziende vogliono stupirci a tutti i costi, ma senza sforzarsi troppo. L’unica discussione intelligente potrebbe vertere su quale sia il limite da non superare, ovvero quando si sta effettivamente ingannando il consumatore. Ma non mi sembra sia questo il caso.