Weekly Bits: Go beyond 140 characters

Il web cresce ogni giorno di più, e se per qualcuno si tratta di un luogo dove vedere senza sosta meme, citazioni sbagliate e video di gattini, per qualcun altro si tratta di un luogo dove discutere, mettersi in relazione con gli altri, imparare – ma vanno bene tutt’e due le cose, non sono qui per giudicare. Questo secondo aspetto del World Wide Web si sta evolvendo, e alcuni nuovo servizi stanno spingendo proprio in questa direzione. Ecco quindi che nascono cose come la piattaforma Medium, App.net – ovvero il clone di Twitter che vuole essere meglio di Twitter – il protocollo open Tent.io, il network Svbtle (mi piacerebbe vederne un equivalente italiano) e infine Branch. Se come me usate Twitter principalmente per discutere, vi sarete sicuramente scontrati più volte con l’impossibilità di far crescere le conversazioni, farle diventare qualcosa di più che uno scambio di battute veloci (Go beyond 140 characters, Have a public debate…). Bene, Branch vuole far continuare la discussione, in libertà ma senza distrazioni. Ecco la mia prima domanda (integrata in fondo a questo post).

Scritto da il 24/8/2012 in News.