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Torna a lavoro!

Siamo nell’era del multitasking. Ora immaginate qualche riga dedicata a questa delicata tematica. Non voglio infatti ripetere quello che è stato già detto sul “problema” della concentrazione al giorno d’oggi e sul dibattito che riguarda il multitasking e la creatività: il primo alimenta la seconda, o la opprime? Non mi esprimo – per ora – ma è un dato di fatto che ogni giorno siamo sommersi da stimoli audio-visivi – e non solo – e talvolta vorremmo bloccare tutto e trovare un po’ di pace, specialmente quando dobbiamo studiare o lavorare. O tutt’e due.

Come fare allora? Ci sono soluzioni drastiche (come disattivare il Wifi del computer mentre si studia), altre estreme (eliminazione dell’account Facebook, per dirne una) altre più moderate (lasciare aperta solo la scheda di Wikipedia nel browser).

Io, che sul Mac studio e lavoro, ho dovuto spesso combattere con le distrazioni che a volte (troppe volte) hanno avuto la meglio. Negli anni, però, ho scoperto alcune applicazioni che mi hanno riportato sulla retta via. Ovviamente qualche app non basta ad eliminare il blocco creativo o a farci fare qualche capitolo in più di Storia Medievale, né a portare a termine un faticoso progetto. Sicuramente però certe applicazioni possono dare un mano e consentirci di perdere meno tempo e diventare di conseguenza più produttivi. Ecco quindi le tre applicazioni che mi hanno aiutato in tante occasioni.


La prima è ByWord (sul MacAppStore a 7,99€). Da quando uso questo programma di videoscrittura ho cominciato a scrivere post più lunghi e articolati per il mio blog e non solo. Come mai? Probabilmente è merito dell’interfaccia che… Non c’è. Il punto di forza dell’ondata di editor testuali “minimalisti” degli ultimi anni è proprio questo infatti. L’intento del software è quello di creare un ambiente di scrittura minimalista e distraction-less. Dietro l’estrema, all’inizio quasi destabilizzante, semplicità, si nascondono funzioni molto utili. Ad esempio se, come me, usate il Markdown, ByWord fa per voi.

Per quanto mi riguarda, mi sono innamorato subito di una caratteristica che, diciamo, passa inosservata: le impostazioni e personalizzazioni possibili sono davvero poche. Qualcuno ora si starà chiedendo: e perché mai questo dovrebbe essere un pregio? In effetti per qualcuno potrebbe non esserlo affatto ma se, come me, in passato avete perso molto tempo a personalizzare le vostre applicazioni – e avete talvolta interrotto il vostro lavoro proprio per modificarne l’interfaccia – sappiate che con ByWord le uniche cose che potete cambiare sono quelle strettamente necessarie. Una volta personalizzato come preferite, vi assicuro che aprirete il pannello Preferenze molto raramente. Infine, va citata la modalità a schermo intero, per eliminare letteralmente tutto quello di cui non si ha bisogno dallo schermo, e le modalità Focus Paragrafo e Focus Linea che, come è facile intuire, evidenziano solo le righe su cui si sta lavorando.


La seconda app che voglio consigliare è SpiritedAway. Questa piccola applicazione gratuita serve solo ad una cosa, e la fa bene: nascondere automaticamente le applicazioni che non stiamo usando. Spesso mi ritrovo infatti ad avere aperti contemporaneamente sul Mac: Safari con una decina di schede aperte, un text editor, un client per Twitter, iTunes, Reeder… Potrei andare avanti. Nonostante Mission Control e le Full Screen Apps di Lion aiutino, in parte, a far stare ogni cosa al suo posto, a volte è semplicemente ‘tutto lì’, sullo schermo, in modo confuso. Ci si ritrova quindi a fare almeno 2–3 cose contemporaneamente. SpiritedAway fa sì che situazioni del genere non vengano a crearsi perché se un’applicazione non viene utilizzata per un dato numero di secondi… Sparisce. Basterà cliccare sull’icona nel Dock (o tramite Cmd+Tab) per mostrarla nuovamente – senza attese perché l’app non è stata chiusa ma solo nascosta. Io ho impostato il timer al massimo, ovvero 300 secondi.


Infine c’è l’app gratuita SelfControl. Quest’applicazione blocca per un determinato lasso di tempo tutte le connessioni in entrata/uscita verso determinati server o siti. Se soffrite del disturbo del controllo ossessivo dell’e-mail o ritenete che Facebook non sia un compagno di studio ideale, potreste trovare in SelfControl un ottimo alleato. La mia blacklist è molto lunga: ho inserito blog che visito spesso, diversi domini di Apple per bloccare tutti gli Store, Readability, Devour, vari tracker per file torrent, social network ecc.

Charlie Stigler, che ha ideato l’applicazione, scrive: “Io sono un artista, e come tutti coloro che ‘creano cose’ so che il tempo in cui puoi bloccare tutto per concentrarti e finire il tuo lavoro non ha prezzo. Spero che quest’applicazione possa aiutarvi a concentrarvi su qualunque cosa vogliate, dalla creazione di un certo progetto alla scrittura di un romanzo, dalla preparazione per un esame a quello che vi pare. Buona fortuna”.


Queste tre app per me hanno fatto la differenza, ma ovviamente ce ne sono molte altre che potrebbero tornarvi utili nelle situazioni di cui ho scritto sopra. Se volete suggerirne alcune, quindi, non esitate a commentare il post o a contattarmi su Facebook o Twitter.