Lasciatemi guardare la televisione
Da qualche tempo, Miso ha aggiunto due funzioni a quella basilare del sito: i SideShow e Quips. I primi sono dei veri e propri “show collaterali” creati dagli utenti. Facendoli partire durante la visione di un episodio, è possibile avere informazioni aggiuntive minuto per minuto (dove ho già visto quell’attore? Me lo dicono loro), partecipare a sondaggi, scoprire il making of di una scena.
Su questo argomento mi sono già espresso in passato; non voglio fare l’antiquato, ma sono ancora convinto che la conseguenza più rilevante di questo tipo di strategia sia quella di far distrarre il pubblico, quel pubblico che bisognerebbe far immergere nella narrazione. Per dire, ora fanno anche cose belle come questa:
Durante la trasmissione ufficiale su HBO dell’ultimo episodio della quinta stagione di True Blood, i possessori di HBO Go – una app che permettere di ricevere i programmi dell’emittente anche su tutti dispositivi portatili dell’utente – hanno ricevuto una bella sorpresa: un finale esteso e interattivo.
Ottimo, se non hai lo smartphone – e se non guardi lo smartphone al posto del televisore – ti perdi pure i pezzi. Mi viene in mente una persona che legge un libro: è concentrata, conquistata dalla storia e dai personaggi, ma ad un tratto affianco al libro compaiono altre pagine con informazioni, dati, reazioni, commenti, meme… No, grazie.
Qualcuno penserà: ma questo è scemo, paragona le nuove narrazioni seriali/multi-schermo/multi-strand/super-iper-aumentate ai libri? Sì, perché stiamo parlando di raccontare delle storie, fondamentalmente. Non voglio sapere come è stata fatta una scena mentre la guardo per la prima volta o quanti anni ha in effetti l’attore che interpreta con fatica il padre di Dexter ma che suppongo si tramuterà nel nonno prima o poi.
Dopo, ok? Più tardi. Lasciatemi guardare la TV adesso.
Per quanto riguarda Quips, il blog di Miso lo descrive perfettamente: «Quips makes you feel like you are sitting right next to your friends on the couch when that hilarious moment on TV comes on and you’re all pointing to the screen saying “Can you believe that just happened?!” Maybe you watched the show with them. Maybe you didn’t – doesn’t matter because with Quips you can start a conversation about almost anything you watch at any time». Insomma, fate sapere a tutti che quella scena vi ha fatto rotolare per terra dalle risate pubblicandone uno snapshot su tutti i vostri social network.
Per continuare nella mia crociata da hater adesso dovrei scrivere ma chi se ne frega degli snapshot ecc. Ma effettivamente grazie ai social network è nato un fenomeno che ha cambiato, in meglio, il nostro modo di guardare la televisione, ovvero il salotto virtuale. Anche quando siamo a casa a fare i laptop loners, possiamo guardare le nostre serie preferite insieme ad altri milioni di spettatori, commentare gli episodi insieme a loro, esultare per la morte di un personaggio, disperarci per un finale di stagione.
Distrazione, no grazie. Salotto virtuale, sì.