iPhone 5, una settimana dopo
Visto che nonostante le recensioni, le impressioni e i podcast non siete ancora saturi, ho deciso di scrivere qualche pensiero sparso su iPhone 5 dopo più di una settimana di utilizzo.
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Continuo a odiare il tasto home e penso che i tempi siano maturi per fare anche quello capacitivo. Poi però penso che se si blocca il software si blocca anche quello e allora ecco l’idea geniale: farlo meccanico e capacitivo, come il trackpad dei MacBook per intenderci. Ognuno poi lo usa come gli pare.
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Non immaginavo che sarebbe successo ma sto usando Siri tutti i giorni. Svegliami tra 40 minuti, ricordami di fare questo, che temperatura c’è fuori?, che devo fare stasera?, cose così. A volte faccio fatica a farmi capire però. Linuz per lei (?) è Linux, ad Antonio diventa d’Antoni, non distingue bene cose simili come iPod e iPad e spesso non comprende richieste elementari come Che promemoria ci sono? rispondendo brillantemente che Non hai nessun promemoria su “ci sono”. Apprezzo l’impegno comunque.
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Il mio iPhone 4 visualizzava le reti wifi più velocemente, ma potrebbe bastare un aggiornamento software per risolvere la cosa.
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La saturazione del display è davvero impressionante, tanto che alcune cose sembrano concepite per uno schermo con colori meno brillanti. Esempio: il verde dei messaggi è così forte che rende la lettura del testo non ottimale (ma diciamo che è soggettivo dai, anche se in effetti non lo è ma alla fine chi sono io ecc.).
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Ho il problema dell’alone verde che compare per un istante ai margini del display nella lockscreen. Questa cosa unita ai graffietti con cui mi è arrivato il prodotto mi fanno proprio pensare WTF Apple? Seriously?
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L’alluminio è estremamente più piacevole del vetro al tatto, ma non importa visto che metterete delle schifose pellicole ovunque.
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La batteria, maledizione. Devo caricare il dispositivo la notte e a metà giornata, ergo sarò costretto a comprare una batteria esterna.
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Il connettore Lightning è più piccolo e soprattutto alloggia perfettamente nella porta sull’iPhone, non come il vecchio cavo Dock che finiva per ballarci dentro almeno un po’. Essendo la porta molto più piccola anche il problema polvere è drasticamente ridimensionato.
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È leggero.
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No, davvero, è proprio leggero.
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Le nuove cuffie EarPods, quando passeggio, non se ne stanno infilate per bene nelle orecchie quindi comprerò dei gommini/cuscinetti (normalmente risolvono il problema) ma a parte questo ho notato che i bassi vengono riprodotti molto fedelmente e la resa della voce umana è fantastica, per esempio nei podcast.
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Lo stitching della nuova modalità panorama fa abbastanza pena ma sicuramente è tutta colpa di Forstall.
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Il volume di tutto (dalla musica alle telefonate) è molto migliorato, ma suppongo che io percepisca questa grande differenza perché arrivo da un iPhone 4.
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Ho un auricolare Bluetooth che funzionava egregiamente col 4 mentre il 5 non ne vuole sapere di rilevarlo.