iPhone 5, verso la perfezione
Mi è finalmente arrivato l’iPhone 5. Non ho intenzione di scrivere una recensione – ce ne sono già tante – ma qualche impressione la riporto volentieri. Cominciamo dalle cose brutte? Sì.
È arrivato con dei piccoli graffi come è successo a quasi a tutte le persone che l’hanno preso e seguo su Twitter. I due graffietti sono di lato e quasi non si vedono, e per una sciocchezza del genere non intendo rimandare l’iPhone ad Apple, ma quasi quasi lo farei per principio. Proprio l’azienda di cui cantiamo le lodi per l’attenzione morbosa alla qualità ci fa questo brutto scherzo? Già, è irritante. Ma visto che l’iPhone è qui per fare il suo lavoro, preferisco non crucciarmi più di tanto.
Per il resto, wow. Ero convinto che il passaggio dal 4 al 5 non sarebbe stato come quello dal nulla al 4 (che è stato il mio primo iPhone) eppure devo ricredermi. Questo dispositivo è incredibilmente veloce e reattivo, lo schermo mostra i colori in modo meraviglioso e la superficie in più, già dopo meno di un giorno di utilizzo, fa sembrare l’iPhone 4 davvero ‘tozzo’ e vecchio. Vale la stessa cosa per il peso: quando ho ripreso in mano l’iPhone 4, mi è sembrato che qualcosa l’avesse appesantito all’improvviso, quasi no ci credevo. Sono rimasto piacevolmente colpito anche dallo speaker molto potente (ripeto, per me che avevo un iPhone 4) e ammetto che il formato 16:9 funziona molto, molto bene. Anche le nuove cuffie non scherzano, e anche se continuo a preferire le in-ear di cui ho parlato nella sesta puntata di Pausa Caffè, sono sicuro che le userò spesso. Una nota positiva che non posso non segnalare è la velocità impressionante della navigazione in internet, sia in rete wifi che con 3G[1].
Se nella vita tutto è relativo, nel mondo della tecnologia questo principio è particolarmente evidente e a volte anche ingombrante. Pensavo che ci sarebbe voluta una settimana a farmi sembrare il ‘vecchio’ iPhone 4 tarchiato, pesante, vecchio e stanco. E invece[2]. Per me non si tratta di un semplice upgrade, l’esperienza utente è rivoluzionata. Ovviamente la stessa cosa non si può dire per chi passa dal 4S al 5, ma non voglio dilungarmi.
Sull’estetica credo di non dover nemmeno aggiungere niente, ma una cosa voglio dirla. Evidentemente con l’uscita dell’iPhone 4 Apple ha trovato il form-factor ideale e da quel momento non ha fatto altro che perfezionarlo; qualcuno ha deciso di lamentarsi proprio perché Apple non è più riuscita a inventarsi un design completamente nuovo. A queste persone furbissime io dico una cosa: l’avete visto il nuovo iMac? Quello che ha fatto smascellare tutti dalla meraviglia? Bene, si tratta in quel caso di iterazione, di prendere un design che funziona e farlo funzionare ancora meglio. Si dice che la perfezione è raggiunta quando non c’è più niente da togliere e a me sembra che Apple tenga molto a cuore questa idea. Se guardate l’immagine The evolution of iMac vi renderete conto proprio di questo.
Ultima cosa, questo post l’ho scritto sul nuovo gioiellino con iA Writer e pubblicato con Poster. Il Mac lo sveglio più tardi.
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Nel mio caso è stato fondamentale il passaggio a TIM, che fa andare il 3G quasi meglio del mio wifi domestico. La situazione internet della Wind è diventata tragica, state lontani da quell’operatore se avete uno smartphone. ↩
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È giusto precisare che il mio iPhone 4 ha un problema allo schermo, quindi la gioia del passaggio all’iPhone 5 è stata aumentata da questo fatto. ↩