Appunti sul Notification Center
Ormai abbiamo tutti aggiornato a Mountain Lion e siamo contenti; il Mac funziona meglio, ci sono nuove app e ci sono nuove funzioni. E poi c’è il Notification Center, che è l’unica cosa che mi ha lasciato un po’ l’amaro in bocca. Perché se nei video dimostrativi, negli screenshot e nelle chiacchiere dei blogger mi era sembrata una nuova feature senza difetti o controindicazioni, dopo qualche settimana d’uso mi sembra che non sia proprio così.
Ci sono alcuni motivi per cui dico questo. Partiamo dal più banale: è una distrazione. Come scrive Chris Bowler, infatti, iOS è una piattaforma destinata essenzialmente al consumo di contenuti (soprattutto su iPhone) e che comunque prevede certi tipi di interruzioni inevitabili del lavoro – pensate agli sms o alle telefonate – mentre su OS X la situazione è ben diversa. Si potrebbe dire che per l’iPad si dovrebbe fare un discorso a parte, ma in effetti anche su iPad si può far girare solo un’app alla volta, e il Notification Center diventa presto una risorsa utile per capire cosa sta succedendo altrove. OS X è una piattaforma votata intrinsecamente al multitasking, e il Centro Notifiche è uno spazio aggiuntivo che contiene informazioni ridondanti presentante in modo non ottimale. Pensate per esempio alle mail: un simpatico badge sull’icona di Mail o Sparrow ci dice chiaramente quanti messaggi non letti sono presenti, e se arriva un nuovo messaggio c’è una notifica che ci avvisa in tempo reale; che necessità c’è dunque di avere uno storico delle notifiche se possiamo semplicemente aprire l’app (che probabilmente sta già girando in background) e vedere quanti messaggi non sono ancora stati letti? Stessa cosa si potrebbe dire delle notifiche di Twitter, anche se magari i client non sono altrettanto immediati nel mostrarci le attività avvenute dall’ultima consultazione. Capita anche che le mail, o le menzioni di Twitter, siano in effetti già state lette; in questo lo storico delle notifiche diventa completamente inutile, se non lo era già. L’unico vantaggio del Notification Center è la maggiore integrazione col sistema operativo rispetto a Growl, e l’integrazione con l’app preinstallata Calendario, ma in effetti lo spazio di per se del Centro Notifiche è piuttosto futile.
Infine, una piccola incongruenza che ho notato rispetto ad iOS è il fatto che lo spazio del centro notifiche si trovi virtualmente al di sotto della Scrivania – e l’ombra interna suggerisce questa scelta grafica – mentre su iOS esso scorre al di sopra della Springboard (e questo è incoerente con la scelta della texture, la stessa della barra del multitasking, come è stato già detto in passato).
Insomma, ci sono piccoli problemi estetici e più o meno grandi problemi pratici, e l’impressione che ho è che il Notification Center risolva un problema che prima non c’era, e che adesso continua non esserci.