L’errore più grande della mia vita

Avendo ventun anni, non posso davvero avere idea di quale sia l’errore più grande della mia vita, ma posso provare a indovinare qual è quella cosa che ha avuto conseguenze negative e che avrei potuto evitare. Bisogna anche dire che spesso la questione degli errori che commettiamo si riduce a questo: avrei voluto avere un atteggiamento diverso. Comunque, quello che mi sembra essere il singolo più grande errore commesso nella mia vita è l’aver vissuto per alcuni anni il futuro più intensamente del presente. Mi sono illuso che fosse un piccolo e accettabile (anzi, ammirevole) sacrificio quello di compromettere in qualche modo il presente per garantirmi un futuro migliore. Per fare strada. Per ottenere quello che voglio.

La cosa non è sbagliata di per sé, ma quello che ho capito è che, forse, non dovremmo vivere un singolo giorno come se fosse propedeutico per quello successivo. Certo, è importante – se non fondamentale – fare progetti, pianificare, e lavorare nel presente per vivere meglio nel futuro. Per averlo, un futuro. Ma ogni giorno, per dirla con Steve Jobs, dovremmo guardarci allo specchio e chiederci se faremmo quello che stiamo per fare se questo fosse l’ultimo giorno che trascorreremo su questo meraviglioso pianeta. Ed io, ora che mi sto avvicinando alla laurea, mi sono accorto che in questi anni non ho fatto proprio così. Mi sono divertito, sono cresciuto professionalmente, ho imparato molte cose… Ma in effetti ho vissuto sempre cercando di fare cose per il domani, e di conseguenza ho fatto poche cose per l’oggi. Certo, non è niente di particolarmente grave, ma non è nemmeno una cosa da prendere troppo alla leggera.

Non è detto che, tornando indietro, mi comporterei molto diversamente. Comunque le scelte che ho fatto mi hanno portato ad essere la persona che sono. Ma ci sono alcune piccole cose che avrei potuto fare almeno un po’ diversamente. Per esempio, voglio prendermi (molto) meno sul serio, voglio accettare e capire meglio ciò che provo, voglio valutare più lucidamente le amicizie e affrontarle in modo più equilibrato, voglio essere più tollerante (ma sempre senza scendere a compromessi, sono fatto così) ed essere meno freddo. Ma a questo genere di cose bene o male ci pensiamo tutti ogni giorno. Semplicemente per me questo è un buon momento per fare certe valutazioni, ripensare alla mia mentalità e al rapporto che ho col mondo. Un buon momento per cambiare. Se mi chiedeste qual è la singola cosa che odio di più sentir dire, soprattutto perché la gente la dice spesso e viene applaudita (o retwittata) per questo, è che le persone non cambiano. Non c’è una cosa al mondo che non cambi. Cambiamo fisicamente, cambiamo mentalmente, cambiamo socialmente. E ci sono delle costanti certo, ma non mi venite a dire che restiamo sempre gli stessi, perché non è così. Il cambiamento che in un certo senso ho inaugurato scrivendo Io e la tecnologia è un cambiamento reale, e se anche io sono io e resterò me stesso per sempre, devo essere capace (tutti dobbiamo esserlo) di dire ok, ho sbagliato, vediamo che si può fare. E se anche vogliamo avere l’atteggiamento più positivo di non voler considerare le nostre scelte dei veri e propri errori, bensì solo delle scelte che hanno portato a certe conseguenze, dobbiamo di tanto in tanto fare un bilancio – ed è esattamente quello che sto facendo in questo momento.

Stamattina ho chiesto agli amici twitteri quale sia l’errore più grande che abbiano mai commesso – paradossalmente l’ho fatto con un errore nel tweet – e le risposte mi hanno colpito per la loro lucidità e sincerità. A volte è difficile ottenere risposte così oneste persino dalle persone che (pensiamo) di conoscere meglio. Chiudo quindi il post nel modo migliore, ovvero riportando alcune delle risposte ho ricevuto. Buona lettura!

  • Non capire che il mondo nella mia testa è un mondo irreale. C’è solo un mondo reale, quello fuori dalla tua testa. Stop.Diego Petrucci

  • Pensare a me stesso nei momenti sbagliati.Teo

  • Mi creo problemi irreali faticando a distinguerli da quelli reali.Federico Travaini

  • Rimanere ancorato al passato, avendo paura del cambiamento. E anche altre cose tutte legate ad una bassa autostima. […] I veri errori non sono tanto le scelte (quelle sono scommesse), quanto determinati atteggiamenti mentali o “dogmi”.Jacopo Ranzani *

  • Sopravvalutarmi. È stato per poco, ma ha fatto danni duraturi. […] Connesso a questo, ho pensato per molto tempo di potercela fare da solo; è una balla assoluta, e direi per fortuna.Stefano Canali

  • Il mio quello di vivere troppo facendo caso il giudizio degli altri. – Fabio Benincasa

  • Non aver avuto le “cosiddette” di fare ciò che andava fatto in determinate occasioni.Ryan Cooper

  • Spingere poco su alcune intuizioni, ma sto rimediando.Andrea Girardi

  • Pensare agli errori. Rimani prigioniero in una gabbia di rimorsi e paure.Marco Bojocchi

  • Fidarsi di qualcuno che manco si conosce e non fidarsi di se stessi.Giovanni Venturi

  • Non credere in me stesso e nelle mie capacità, facendo finta che tanto prima o poi alcune situazioni migliorassero da se…Andrea Barbaini

  • Ne ho fatti tanti ed uno grosso sarebbe starci a pensare. Non importa quale o quanto grande sia l’errore se impari da esso.brando

  • A volte mi faccio illusioni (positive) convinto che si stiano realizzando. E puntualmente rimango deluso.Jack

Scritto da il 23/7/2012 in Best of Feelmaking, Pensieri.