Weekly Bits: ‘Language may affect how we see the world’
Il linguaggio è potente. La realtà e le parole che la descrivono sono più vicine di quanto immaginiamo. The crayola-fication of the world (soprattutto nella seconda parte) fa riflettere proprio su questo:
Having a word for blue seems to make the color ‘pop’ a little more in our minds. […] The implication is that language may affect how we see the world. Somehow, the linguistic distinction between blue and green may heighten the perceived difference between them.
Viene anche fuori che «it’s easier to tell apart colors with different names, but only if they are to your right» e soprattutto «the conclusion is that language is somehow enhancing your left brain’s ability to discern different colors with different names.» Amazing.
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As that Mac and Windows becomes more like iOS, Linux is becoming more like the Mac used to be, especially Ubuntu. – Thomas Brand
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Fotografia for Dummies, di G. Meroni, continua su Saggiamente con un nuovo post in cui viene spiegata la Profondità di Campo.
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Quanto costa una lattina alla macchinetta? Un tweet.
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Un font simbolico semantico. Bello.
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Yammer acquired by Microsoft for 1.2 Instagrams. Nobody notices. – Steve Streza
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I registi a volte citano le loro stesse inquadrature. Lo fanno anche gli sceneggiatori, con le loro vecchie battute.
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Un altro meraviglioso spot della Nike.
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The word “skeumorphism” has made people hate things that look nice. – Steve Streza
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È uscita l’app per gestire le pagine di Facebook dall’iPhone. È orrenda come l’app di Facebook, chiaramente.
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Al Google I/O Sergey Brin ha fatto irruzione sul palco e ha stupito l’audience con quella che possiamo considerare la tech demo più spettacolare della storia.
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Se hai una Canon 7D sei fortunato: l’ultimo aggiornamento software è davvero corposo.
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La BMW M5 corre come un proiettile. *
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My desktop should be my browser. With no app selected, I should type an URL or a search & see the page appear in place of my desktop image. – Dominique Leca
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Un modo gratuito e semplice per scrivere le cose da fare in un’interfaccia web e sullo smartphone. Ecco come funziona.
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Chi ha un iPhone e va a correre, dovrebbe provare la nuova app gratuita Nike+ Running. * Non è ancora in italiano, ma rispetto alla vecchia Nike+ GPS è un grande passo avanti.
L’edizione precedente di Weekly Bits è molto ricca, eccola qui per chi se l’è persa.