Un anno di Final Cut Pro X
È passato un anno dal lancio di Final Cut Pro X. Sono stati espressi molti pareri, spesso discordanti, e il software si è evoluto ed è migliorato considerevolmente.
One year ago, on June 21st, 2011, Apple released Final Cut Pro X, Motion 5, and Compressor 4 to the world. Since then, the editing community has gone through a major transition. *
Ricordo ancora il video della presentazione avvenuta al NAB 2011 (e la prevedibile reazione di Hitler), l’acquisto al day one e le prime reazioni. Citando ancora Connor Crosby, “frustration was in the air”.
Nel mio post Final Cut Pro X: un pessimo inizio analizzai la situazione e riportai alcuni commenti autorevoli sul nuovo software, mentre qualche altra impressione la riportai in Final Cut Pro X o iMovie Pro? A un certo punto, chiaramente, montai un video con FCP X e scrissi qualcosa a tal proposito, in particolare sul potente Retime Editor. Su Saggiamente scrissi quindi un esteso articolo cercando di fare un punto della situazione.
In un certo senso, se c’è una feature che caratterizza Final Cut Pro X come il software che ha inaugurato un nuovo modo di fare editing video, quella è Magnetic Timeline, della quale scrissi qui; non bisogna comunque dimenticare l’innovativa gestione dei media basata sulle Keywords, anche range-based, e le Smart Collection – un principio che secondo me dovrebbero seguire i moderni sistemi operativi, come OS X.
Like many, I was both optimistic and horrified in April 2011 when Apple first showed off FCPX to the world. Optimistic because many features were incredibly appealing – the Magnetic Timeline, Skimming of clips and the organizational abilities; horrified because it looked so much like iMovie, appeared to lack much of the depth of a professional app, and certainly looked like a dumbed down version of what had become a standard for professionals throughout the world. **
Apple dimostrò successivamente il suo impegno rilasciando diversi aggiornamenti, mentre di DVD Studio Pro, Color e Soundtrack Pro non c’è stata più traccia. Ecco cosa scrissi su Saggiamente dopo il primo aggiornamento a 3 mesi dal lancio.
Devo dire però che i progressi ci sono stati, eccome. Amo molto la nuova UI, credo fermamente nell’approccio trackless e so che Apple è l’unica azienda che può permettersi di modificare radicalmente certi paradigmi (in questo caso, ahimè, con un pizzico di arroganza che ha lasciato un po’ di amaro in bocca). Un passo avanti decisivo per me è stato fatto nel retiming. Il nuovo Retime Editor, con l’Optical Flow, è uno strumento estremamente potente e versatile.
Tra i vari update ricordo quelli che portarono alcune feature decisive come il supporto all’XML, i cosiddetti Roles e il multicam. In particolare le reazioni alla nuova implementazione di quest’ultimo furono estremamente positive.
Slick and easy to use, the new Multicam editing in 10.0.3 made industry professionals think again about FCPX. By anybody’s standards, this was the most elegant implementation of multicam editing on any NLE platform. ***
Questo non è bastato comunque, e il software ha allontanato molti professionisti, anche noti (pensate a Philip Bloom e al suo passaggio a Premiere). C’è poi chi l’ha presa a ridere, come nel simpatico video mostrato da Conan O’Brein, e chi al contrario ha deciso di utilizzare il software per produzioni importanti, come quella della serie televisiva Leverage.
In molti hanno provato a chiarire i tanti dubbi intorno a FCP X. Io stesso ho pubblicato poco tempo fa un post in cui rispondo ad alcune Domande frequenti su Final Cut Pro X.
Opinione comune è che l’errore commesso da Apple sia stato quello di non rilasciare Final Cut Pro X come una beta gratuita.
The first mistake Apple did was release Final Cut Pro X too early. Version 10.0.0 definitely felt more like a beta than an actual professional editing program. What Apple should have done was release FCPX as a free beta (like Autodesk is doing with Smoke 2013) and keep selling Final Cut Pro 7. […] In my opinion, version 10.0.3 should have been the initial release. It was much more stable and had much more features that would have solved a lot of the initial problems editors faced. *
Non sono del tutto d’accordo. Mi spiego meglio: visto che a quanto pare Apple aveva ormai realizzato un Final Cut Pro 8, più che mantenere il vecchio NLE avrebbe potuto tranquillamente aggiornarlo e parallelamente vendere Final Cut Pro X al prezzo attuale, senza sminuirne così le potenzialità, bensì presentandolo come il figlio di un software più maturo, ma più vecchio e stanco. L’aggiornamento a un fantomatico Final Cut Pro 8 avrebbe rappresentato un gesto di rispetto verso i professionisti di tutto il mondo, mentre Final Cut Pro X avrebbe attirato tra le braccia di Apple una nuova, grande, schiera di utenti pronti ad assaggiare il futuro del montaggio video. Ma sappiamo come sono andate le cose. Ciò nonostante, chi si è fermato qualche momento a riflettere su quali potrebbero essere le sorti di questo (pionieristico, a modo suo) software, sa che avrà vita lunga.
This program will make massive inroads into many types of production. With the Apple machine behind it, an incredible price-point – and a world of aspiring, up and coming, and established editors, what Apple have created is going to have a major impact for a long, long time to come. […] The editing world will never be the same again. We now have FCPX, a capable and developing editor at an unimaginable price-point which offers unique features and ways of working. Love it or hate it, Final Cut Pro X is here to stay. **