Mobile internet sucks
Qualche giorno fa ho segnalato su Twitter l’applicazione per iPhone e iPad Onavo Extend. Dopo pochi giorni di utilizzo mi sono reso conto che si tratta di un’app assolutamente indispensabile: comprime infatti i dati trasmessi su 3G in modo da farci risparmiare preziosi megabyte. La caratteristica che mi ha davvero colpito però è un’altra: essendo le immagini oggetto della compressione più sostanziale, l’esperienza d’uso di app come Google Maps (basate in ampia parte sul caricamento di immagini) cambia considerevolmente. Allora mi sono chiesto, perché non possiamo usare questa tecnologia anche su Wifi, per navigare velocemente sulle reti più deboli, come quelle pubbliche? Tra l’altro mi è venuto in mente che in passato ho utilizzato browser come Opera Mini che si comportano in modo simile – ma in quel caso il rendering delle pagine web era penoso, e l’esperienza utente era quindi gravemente compromessa.
Ho pensato a una cosa a questo punto quasi ovvia: perché iOS non integra un sistema automatico per alleggerire le trasmissioni dati, come quello utilizzato dall’app di cui sopra? Questi smartphone devono gran parte delle loro successo all’uso che fanno di internet, ma che io sappia nessuno integra una funzione simile, e questo mi sembra assurdo. Mi è capitato diverse volte di pensarci due volte prima di fare una semplice ricerca su Google, o di cercare indicazioni su Google Maps, perché una fugace occhiata alla (scarsa) ricezione 3G mi aveva suggerito che probabilmente non ne valeva la pena. Sapevo che avrei sprecato diversi minuti a guardare una pagina bianca su Safari, oppure gli insopportabili quadretti grigi di Google Maps.
Il mondo è pieno di reti lentissime e di piani dati costosi con limiti sul traffico imbarazzanti, e anche se si parla di cose belle come l’LTE, sappiamo bene che l’internet mobile non funziona esattamente come dovrebbe (e potrebbe). Sarebbe un grande, enorme, punto a favore dell’iPhone se questo permettesse agli utenti di 1) risparmiare e di 2) navigare più velocemente.
A breve sarà presentato iOS 6, dal quale mi aspetto molte cose, ma non questa purtroppo. Ecco infine come ho immaginato l’implementazione di questa feature in iOS (immagine intera).